SESTO CALENDE – Tornano a galla le polemiche sulla piscina fatta costruire dal sindaco Marco Colombo nel giardino dell’abitazione della madre, a Lisanza.
Prima i duri attacchi del gruppo di opposizione «Insieme per Sesto» sulle presunte irregolarità che hanno preceduto e accompagnato la realizzazione della vasca (edificata, secondo la minoranza, «nonostante gli strumenti edilizi non lo permettessero»); poi le piccate repliche del primo cittadino, che ha accusato di diffamazione gli avversari asserendo la piena trasparenza e correttezza del suo operato.
A dirimere la questione interviene ora l’ufficio tecnico comunale. E conferma la difesa di Colombo.
Il Servizio edilizia privata e paesaggio in una nota del 25 agosto riassume l’intero iter procedurale di approvazione della pratica edilizia. Nel documento si legge come «le opere di predisposizione della piscina fossero perfettamente ammissibili». Sempre la nota rimarca che «l’intera realizzazione del manufatto è conforme sia al Piano di governo del territorio (approvato definitivamente dal Consiglio il 12 agosto, ndr) sia al Piano regolatore generale vigente finora». L’ufficio comunale a smentisce quindi la tesi del gruppo di minoranza. La precisazione del Servizio edilizia privata dovrebbe spegnere il fuoco della polemica che ha incendiato la politica sestese. Un “caso piscina” nato in seguito ad una visita all’ufficio tecnico di alcuni esponenti della minoranza che avevano voluto comprendere le motivazioni di un’accelerazione nell’approvazione del Pgt, e che aveva indotto il gruppo a verificare autorizzazioni e documenti.
Alla visita era seguita una richiesta di chiarimenti sulla piscina indirizzata al sindaco, alla quale Colombo aveva risposto dichiarando la piena liceità delle sue azioni. Oggi, dopo la conferma dell’ufficio tecnico, il sindaco esprime soddisfazione e ribadisce: «Dunque non vi è stata alcuna irregolarità o abuso. Secondo la prescrizione del permesso di costruire numero 20/2010 si sono espressamente autorizzate le opere di predisposizione alla realizzazione delle pertinenze di cui al progetto presentato, cioè la piscina, e quindi ben potevano essere eseguiti sia lo scavo e l’impianto sia l’opera muraria. Tutto quanto è stato detto e scritto dal gruppo di minoranza è stato lesivo della reputazione mia e della mia famiglia».
Di qui la precisazione dell’ufficio tecnico, che sembra voler porre una pietra sopra la questione. Sperando che il lancio del sasso non agiti troppo le acque della politica sestese.
Paola Trinca Tornidor
v.colombo
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