Bruxelles, 26 ott. (TMNews) – I capi di Stato e di governo
dell’Ue si rivedono questo pomeriggio a Bruxelles, a partire
dalle 18, per un riunione che dovrebbe durare, secondo le
previsioni, un’ora circa, dedicata alle soluzioni alla crisi
finanziaria, e in particolare alla ricapitalizzazione delle
banche. A partire dalle 19, dopo una dichiarazione (o forse un
breve punto stampa) del presidente del Consiglio europeo, Herman
Van Rompuy e del presidente della Commissione, José Manuel
Barroso, comincerà il vertice dei 17 paesi dell’Eurozona,
dedicato più specificamente al potenziamento del Fondo di
salvataggio Efsf e alla partecipazione dei creditori privati al
secondo programma per Atene, con la svalutazione dei bond greci
ben oltre il 21% già concordato a luglio (si negozia fra il 40 e
il 60 per cento).
Non vi sarà più in mattinata, come inizialmente aveva
annunciato Van Rompuy, una riunione dei ministri finanziari dei
Ventisette (Ecofin) per esaminare le soluzioni alla crisi che
saranno più tardi sul tavolo dei leader. L’Ecofin sarà
probabilmente convocato dalla presidenza polacca nei giorni
seguenti, per il lavoro ‘tecnico’ a completamento delle decisioni politiche del vertice e per adottare formalmente tutte le misure del pacchetto.
Le riunioni di Bruxelles saranno precedute nel primo pomeriggio a Berlino, dal voto del Bundestag su una dichiarazione della cancelliera tedesca, Angela Merkel, e su una mozione bi-partisan su ciò che la Germania giudica accettabile e sui paletti da non superare nelle decisioni che saranno prese dai leader dell’Ue. In particolare, la mozione chiede che il potenziamento del Fondo Efsf sia fatto senza modificarne il quadro regolamentare (già riformato a luglio), che si proceda con la proposta Ue per la tassazione delle transazioni finanziarie e che sia preservata l’indipendenza
della Bce. A questo proposito, Merkel ieri ha chiarito di non poter accettare che resti nelle conclusioni del vertice dell’Eurozona una frase, presente nella bozza, in cui si voleva esprimere il “sostegno” dei Diciassette per “la continuazione delle misure straordinarie” della Bce, ovvero i prestiti illimitati alle banche e l’acquisto dei titoli di Stato dell’Eurozona sul mercato secondario. Per la cancelliera tedesca, un’indicazione del genere, da parte dei capi di Stato e di governo, equivarrebbe a ledere l’assoluta indipendenza dell’Eurotower.
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