Spaccio a Lonate Pozzolo Sgominata gang marocchina

Lonate Pozzolo – Cocaina take away in via Sauro: decapitata la gang che gestiva il giro di spaccio. L’altro ieri mattina gli uomini del commissariato di polizia di stato di Gallarate, guidato dal commissario capo Gianluca Dalfino, hanno eseguito sei ordinanze di custodia cautelare in carcere denunciando a piede libero un settimo pusher, ponendo fine a un business che secondo gli inquirenti andava avanti almeno dal gennaio 2011.

Nelle maglie della legge sono finiti Nekhli Mhammed, El Makdy El Mati, Elbehli Munir, Aarsa Abderrazak, Aarsa Rachid, Aarsa Salah, tutti marocchini di età compresa tra i 22 e i 32 anni, regolari in Italia, tutti residenti a Lonate, disoccupati o nella migliore delle ipotesi impegnati in lavori saltuari. Erano loro a far girare parecchia cocaina “al birraio”, nome di una mescita di birra e vino estranea ai fatti, che pusher e clienti, però, indicavano come punto di riferimento per fare affari.

Tutto il traffico, infatti, si svolgeva nella grande spianata molto sorvegliabile dagli spacciatori che si estende oltre via Novara tra Lonate e Sant’Antonino dove ha sede il bar dopo la chiusura del locale. L’indagine ha preso le mosse il 23 novembre 2011 quando la polizia intercettò in zona spaccio a tarda ora un furgone Fiat Transit bianco i cui occupanti, nonostante la veste borghese dei poliziotti, sentirono puzza di bruciato e si didero alla fuga. Fuga terminata dopo un rocambolesco inseguimento: nel furgone gli uomini di via Ragzzi del ’99 trovarono modestissime quantità di coca ma intuendo il potenziale dell’incontro, denunciarono i due fuggiaschi maghrebini, mettendono sotto controllo i cellulari.

«L’indagine – ha spiegato ieri Dalfino – E’ stata lunga e complessa». I pusher nel mirino erano infatti molto scaltri: diffidenti verso chiunque. La cessione di droga avveniva con modalità che parrebbero copiate dalla CIA: al birraio il pusher incontrava il cliente dopo aver ricevuto una chiamata. In quella sede l’acquirente pagava ma non ricevava la droga. Saldato il conto il cliente ricevava istruzioni telefoniche per il ritiro della merce; il luogo veniva però spesso cambiato in corsa. Un giro monitorato anche con il contributo della polizia locale di Ferno-Lonate Pozzolo. I pusher la droga non la portavano mai addosso, giusto la minima dose per la consegna, il grosso resta tuttora nascosto chissà dove: la polizia ha infatti sequestrato 100 dosi di coca corrispondenti a 50 grammi di neve. ,a le cessioni documentate sono almeno 150.

A fronte di tanta prudenza gli investigatori sono andati a colpire a valle vista l’impossibilità di un arresto in flagranza: hanno rintracciato i clienti, almeno 30, che hanno confermato di aver comprato cicaina dagli arrestati, con quantità date e particolari di rito. A quel punto il pm Roberta Colangelo ha chiesto le ordinanze firmate dal gip Nicoletta Guerrero.

 

p.rossetti

© riproduzione riservata