Lago Maggiore più sicuro Da sabato arrivano i bagnini

Maccagno – Arrivano i bagnini sulle rive del Maggiore. Per rendere più sicura l’estate di tuffi e nuotate nel lago, principale attrazione turistica del Varesotto. Dal prossimo sabato, 7 luglio, saranno schierati a riva, infatti, gli uomini e le donne della sezione di Varese della Società Nazionale di Salvamento diretta da Roberto Carullo.

Si parte da Maccagno, con il Parco Giona che sarà il primo lido pubblico presidiato del Varesotto. E dalla settimana successiva i bagnini saranno presenti anche a Cerro di Laveno, Reno di Leggiuno, Ranco e Lisanza di Sesto Calende. Lidi e spiagge tra le più frequentate della stagione, da migliaia di turisti e residenti in cerca di sole e acqua in cui nuotare. E proprio per questo inserite all’interno del progetto sperimentale voluto fortemente e sostenuto dal 

«Consorzio Gestione Associata dei Laghi», dalla Provincia di Varese e da Regione Lombardia. «Mercoledì  sera – chiarisce il direttore della sezione di Varese della Società Nazionale di Salvamento diretta da Roberto Carullo – è fissata la riunione operativa che andrà a definire nel dettaglio le impostazioni del servizio di vigilanza e soccorso. Parteciperemo noi e i nostri bagni e le altre realtà interessate, come Croce Rossa, Polizia provinciale e Guardia Costiera».

Poi il servizio, che esordirà a Maccagno dal prossimo fine settimana, sarà pienamente operativo. E dal 14 luglio al prossimo 26 agosto i cinque lidi più frequentati della sponda varesotta del Lago Maggiore saranno presidiati. Il sabato e la domenica, compresa tutta la settimana di Ferragosto dalle 11 alle 19, mentre i giorni feriali il servizio sarà attivo dalle 13 alle 18. «Alla luce della tragica estate dell’anno scorso – chiarisce Carullo – siamo tornati a chiedere di poter essere impiegati direttamente sulle spiagge. E devo dire che il Consorzio, la Provincia e la Regione hanno fatto il possibile per concretizzare questo piano. Con un servizio che, seppur in una versione sperimentale, sarà pienamente operativo e garantirà un ulteriore presidio di sicurezza».

Con l’obiettivo di cancellare i numeri neri dalla scorsa estate, con cinque persone decedute sul Verbano, complici annegamenti, malori e incidenti nautici. Una scia di sangue iniziata proprio lo scorso 11 agosto dalle acque antistanti il Parco Giona, dove ha perso la vita Joan Doek, il turista olandese di 44 anni. «Per questo i punti da presidiare – ha evidenziato Carullo – non sono stati scelti a caso. Ma in base al numero di frequentatori».

p.rossetti

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