11 Sett./ Obama: Paese ora diverso, ma non il suo carattere

New York, 12 set. (TMNews) – Non un discorso politico, ma un accorato appello a non dimenticare e a continuare ad andare avanti come una sola persona. Così il presidente americano Barack Obama ha ricordato le vittime degli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, in apertura del Concert for Hope, il concerto al Kennedy Center di Washington che ha chiuso idealmente le celebrazioni per il decimo anniversario degli attacchi.

“Il 12 settembre 2001 ci siamo svegliati in un mondo in cui il male era più vicino e il futuro incerto. Nel decennio che è seguito, molto è cambiato per gli americani. Abbiamo visto la guerra e la recessione, dibattiti appassaionati e divisioni politiche”, ha detto Obama, ricordando però anche quello che non è cambiato: “il carattere della nazione, la sua fede e le convinzioni”.

Obama ha ricordato l’eroismo di chi ha dato la propria vita per salvare quella di altri, ma anche chi lavora per rendere il Paese sicuro. “Due milioni di soldati sono stati in guerra dall’11 settembre 2001 ad oggi, hanno dimostrato che chi ci fa del male non si può sottrarre alla giustizia, ovunque si trovi nel mondo”, ha detto Obama, ricordando i militari che sono stati in Iraq e Afghanistan. “Come ha detto George W. Bush allora e come riaffermiamo oggi, gli Stati Uniti non vanno in guerra contro l’Islam o nessuna altra religione”.

Per il presidente americano, che ieri ha visitato tutti e tre i luoghi degli attentati, dieci anni dopo si può celebrare la tenacia degli americani: “il Pentagono è stato ricostruito, Shanksville è un luogo in cui l’amicizia tra gli abitanti si è cementata, New York è ancora vibrante capitale dell’arte e della moda, dell’industria e del commercio”.

A24-Ars/Coa

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