VARESE «Bizzo mi sei stato tanto vicino». Giulio Reggiori è incredulo per la sorte toccata all’amico Giovanni Bizzozero, il ragazzo di 23 anni che è morto nella notte tra giovedì e venerdì, a Milano, scivolando sull’asfalto mentre guidava la sua moto Aprilia. «Io mi sono salvato per miracolo da un brutto incidente a Rimini quattro anni fa. Durante la convalescenza, Bizzo non mi ha mai lasciato solo – dice Giulio – Non riesco a credere che adesso sia toccato a lui».
La dinamica dell’incidente in cui ha perso la vita il povero Giovanni è tutta da ricostruire. Ma, stando al racconto dei testimoni, il giovane avrebbe perso il controllo del mezzo a causa della strada bagnata. La caduta sull’asfalto gli è stata fatale. Inutili i tentativi di soccorso.
Quell’ultimo giovedì Bizzo l’aveva trascorso in università. Studiava veterinaria alla Statale e, nel pomeriggio, aveva preso accordi per la prossima uscita con la «clinica mobile». Una sorta di pullmino che accompagna gli studenti a vedere nella pratica il mestiere di veterinario. «Sognava di curare gli animali di grossa taglia – racconta Mirco Cavalcanti, autista della clinica mobile – Una volta siamo andati in un’azienda agricola di Brescia e lui era tornato entusiasta. All’inizio dell’anno, in qualità di rappresentate degli studenti, si era attivato per organizzare un aperitivo di benvenuto per le matricole. Era molto presente e pieno di idee».
Venerdì sera, a poche ore dalla morte di Bizzo, la pioggia cadeva fitta a Varese. Ma il maltempo non ha fermato gli amici che si sono radunati nella basilica di San Vittore per abbracciare i suoi genitori. La chiesa era così piena che alcune sono rimaste sul sagrato a pregare. C’erano i lupetti per i quali Giovanni fino allo scorso anno era Akela, il capobranco.
I suoi compagni di scuola e quelli dei suoi quattro fratelli Giacomo, Filippo, Tommaso e Pietro. Gli amici di Comunione e Liberazione. La sua ragazza, Arianna, insieme agli affetti più cari. C’erano anche i colleghi della mamma Ester Poncato, dirigente dei servizi sociali all’Asl. E poi gli amici del papà Flavio Bizzozero, veterinario rinomato al Gaggiolo. «Bizzo un ragazzo straordinariamente dotato – racconta commosso don Roberto Verga che ha celebrato la veglia di preghiera – Una persona davvero appassionata a Cristo, che con il suo impegno era d’esempio ai coetanei e ai ragazzi più piccoli». «Un ragazzo splendido, caratterizzato da una grande voglia di vivere – continua Giovanni Chiodi – Il signore lo ha chiamato dall’altra parte per vegliare su di noi».
«Basta vedere questa chiesa così piena per capire quanto fosse amato – ha detto l’amico Pietro Bartolomei – Bizzo era uno che si faceva in quattro per tutti».
I funerali di Giovanni Bizzozero si svolgeranno oggi, alle 14, nella basilica di San Vittore a Varese.
e.marletta
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