Castellanza si interroga sull’impianto Elcom

CASTELLANZA Lavoro, lavoro, fortissimamente lavoro.
In tempi di grave crisi economica l’occupazione deve prevalere sull’ambiente. A pensarla così sono i castellanzesi interpellati sul polo chimico.
Nel futuro dell’area di corso Sempione potrebbe esserci un impianto per riciclare liquidi derivanti da lavorazioni chimiche e farmaceutiche. Interessata ad aprirlo è la società israeliana Elcon. «Quest’ultima – afferma l’assessore all’urbanistica di Castellanza, Maurizio Frigoli – ha già un impianto ad Haifa e intende aprirne uno nel centro-sud Italia e un altro al nord.

Una quindicina sono stati i siti valutati nel Settentrione».
Per ora però sussiste solo un progetto di massima sul quale deve decidere Regione Lombardia. «Siamo all’inizio dell’iter», dichiara Frigoli.
Se l’impianto dovesse concretizzarsi, diverse sarebbero le conseguenze per il territorio.
«Sicuramente verrebbero creati almeno 50 o 60 posti di lavoro – dice Frigoli –  Nel Pgt abbiamo confermato la destinazione industriale dell’area, altrimenti la città morirebbe. Se la Regione dovesse dare l’assenso al progetto, il Comune potrà poi dire la sua in merito alla contropartita per la città».

e.romano

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