Fmi/ Dopo la crisi investitori più attenti su rischio

New York, 13 set. (TMNews) – Durante la crisi sono cambiate le strategie con cui gli investitori privati e istituzionali gestiscono le proprie attività: “sono diventati più accorti rispetto all’assunzione di rischi, compresi quelli associati alla liquidità e al debito sovrano”. Si evidenzia inoltre una maggiore attenzione verso i mercati emergenti, con gli istituti che “traggono vantaggio dalle condizioni economiche relativamente migliori di questi Paesi”.

Come si legge nei capitoli analitici del Global Financial Stability Report – pubblicato oggi in vista della riunione annuale del Fondo Monetario Internazionale che si svolgerà a Washington la prossima settimana – esiste tuttavia la possibilità che una futura inversione di tendenza “abbia un impatto analogo alla frenata dei flussi sperimentata durante la crisi finanziaria”.

Secondo il Fmi, in un contesto di tassi di interesse bassi, “gli investitori istituzionali di lungo termine scelgono di accettare ritorni minori piuttosto che assumere rischi maggiori”, ma considerando future pagamenti fissi e passività “la pressione a spostarsi su asset più rischiosi potrebbe aumentare” man mano che si allunga il periodo di tassi bassi.

Per il momento, una maggiore attenzione al rischio e una nuova cornice di regolamentazione, convince soprattutto gli investitori privati a “tenere gli asset più sicuri”, mentre i gestori di asset sovrani potrebbero assumersi una parte dei rischi che i privati tendono a evitare. In questo senso, il coordinamento tra gestori di fondi sovrani “è importante per evitare quanto successo durante la crisi”, quando movimenti non adeguatamente orchestrati “hanno messo in difficoltà la resistenza e la stabilità del sistema finanziario”.

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