Doha, 13 apr. (TMNews) – Le discussioni sul futuro della missione internazionale in Libia e sugli eventuali aiuti ai ribelli riprenderanno oggi a Berlino in ambito Nato: Parigi ha già chiesto all’Alleanza non solo di mobilitare maggiori risorse aeree ma anche di rendere più frequenti i bombardamenti in modo da colpire con maggiore efficacia le truppe di Gheddafi.
Ieri la comunità internazionale è tornata a
rivolgere un messaggio – secco e piuttosto esplicito – al regime
di Tripoli: Gheddafi deve lasciare il potere. Questo il nocciolo
del comunicato finale della riunione a Doha del gruppo di
contatto. Dal vertice tenutosi nella capitale del Qatar è
arrivata anche la decisione di adottare un “meccanismo
finanziario temporaneo” a favore del Consiglio Nazionale di
Transizione ribelle (Cnt).
Il meccanismo dovrà “dotare il Cnt e la comunità internazionale
dei mezzi per gestire gli aiuti e rispondere ai bisogni urgenti”
delle regioni controllate dai ribelli nell’Est del Paese. Ma, al
di là del comunicato, nessuna indicazione è stata fornita sulla
dotazione di questo fondo e sui principali paesi che dovrebbero
versare contributi: il Cnt aveva detto prima della riunione di
sperare che i fondi congelati del regime di Gheddafi siano messi
a disposizione di questo strumento finanziario.
Resta invece ancora in discussione, almeno al livello ufficiale,
la possibilità di fornire armi ai ribelli: secondo un portavoce
dei ribelli Mahmoud Shammam, che ha parlato da Doha, il Consiglio
Nazionale di Transizione libico potrebbe chiedere a determinati
Paesi della coalizione internazionale delle forniture di armi
“difensive” per la difesa della popolazione civile. La questione
delle forniture belliche, pur discussa nel corso del vertice, non è stata tuttavia citata nel comunicato finale.
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