Operaio ucciso dal gas killer Dramma del lavoro a Germignaga

GERMIGNAGA La vittima dell’infortunio sul lavoro di ieri pomeriggio a Germignaga è Emilio Materossi: aveva 46 anni. Il suo corpo è stato ritrovato senza vita all’interno del “Fiò Fiore”, un negozio in ristrutturazione in via Cadorna, in pieno centro abitato.

Molto probabilmente l’uomo è rimasto vittima di esalazioni di anidride carbonica. Solo così si può spiegare l’odore fortissimo che i primi soccorritori hanno avvertito nel momento in cui è stata aperta la porta del negozio. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto il muratore di Germignaga stava lavorando all’interno del “Fiò  Fiore”. A un certo punto l’uomo è caduto a terra sbattendo violentemente la testa contro alcune pietre. Solo gli accertamenti successivi effettuati dall’Asl e dal medico legale potranno stabilire se l’uomo è morto per asfissia a causa dell’anidride inalata, oppure se il decesso sia diretta conseguenza del trauma successivo alla caduta.

Fatto sta che il gas killer ha avuto in un caso o nell’altro un ruolo determinante nella tragedia di ieri pomeriggio. In una delle stanze del negozio c’era, infatti, un gruppo elettrogeno alimentato a benzina. Il generatore, costantemente in funzione, ha prodotto anidride in grande quantità saturando l’ambiente rendendo l’aria irrespirabile. A un certo punto il muratore, evidentemente sopraffatto dalla sostanza nociva, è caduto al suolo. Nessuno si è accorto di nulla fino alle 14.45 quando il calzolaio del paese, Luca Bitetta, ha aperto la porta del negozio trovando il corpo ormai senza vita di Emilio disteso a terra supino. A quel punto l’artigiano, sotto choc per quello che aveva appena visto, ha fermato un passante e insieme hanno chiamato i soccorsi del 118. Ma i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

La notizia ha fatto subito il giro del paese creando grande scalpore tanto che in pochi minuti molte persone si sono assiepate davanti al negozio. «Emilio – ripetono i passanti – era davvero una gran brava persona. Un lavoratore infaticabile. Non si può davvero morire in questo modo. In questo momento siamo molto dispiaciuti e addolorati e siamo vicini alla famiglia». Solo nei prossimi giorni verranno stabilite le date di celebrazione dei funerali.

b.melazzini

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