ANGERA È bufera ad Angera sul nuovo capannone artigianale in costruzione in località Altinada, proprio sotto la Rocca dei Borromeo.
La polemica sollevata dall’opposizione è di duplice natura: da una parte è contestato un presunto conflitto di interessi all’interno dell’amministrazione comunale, dall’altra ci sono anche critiche di natura ambientalista, visto che il capannone nascerà in un punto di pregevole interesse paesaggistico.
Contro il progetto si è scatenata la reazione dell’intera opposizione facendone un caso politico: il proprietario dell’area
è, infatti, l’assessore alle Attività Produttive, Fabio Ponti, il coordinatore per la progettazione è il vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Lavori Pubblici e Edilizia Privata, l’architetto Luca Tonella.
L’opposizione, contestando la natura del progetto, ha dato il via a una vera e propria “crociata” contro i conflitti di interesse. Una questione solo di opportunità, considerando che dal punto di vista giuridico non ci sono violazioni se un esponente di giunta, anche se di lavoro fa l’architetto, accetta un incarico in un cantiere.
Sulla presunta questione di un conflitto di interesse il dibattito però è legittimo: «Su questi argomenti – dicono Eraldo Oggioni e Alessandro Paladini Molgora di Lega e Cambiangera – si è intrapresa la strada di creare un gruppo unico di opposizione (Lega, Cambiangera, Angera da Vivere), un gruppo che ha l’intenzione di considerare in modo unitario delle problematiche che interessano tutta la cittadinanza. Siamo contro questo capannone. I problemi sono due, da una parte c’è la questione di natura ambientale e poi c’è una questione di conflitto di interesse».
Il leader di Cambiangera, Alessandro Paladini Molgora, è andato oltre pubblicando sul sito www.cambiangera.it (da cui sono tratte le due foto a lato, ndr) foto che ritraggono l’area immortalando anche i cartelli di cantiere con i nomi dei due assessori (Ponti, Tonella) interessati dall’intervento. «Chiediamo al sindaco – aggiunge Molgora – di togliere le deleghe incompatibili rispetto al ruolo che un vicesindaco, che è anche un architetto, dovrebbe svolgere».
La stessa richiesta è stata avanzata anche da Marco Brovelli di AcomeAngera che ha già presentato un’interrogazione in vista del prossimo consiglio: «Vorrei si verificasse – dice – se dal punto di vista politico e di opportunità non sia il caso di assegnare a un’altra persona le deleghe del vicesindaco dando un segnale di trasparenza». La richiesta è stata inoltrata al sindaco Magda Cogliati che almeno per il momento ha preferito non commentare la vicenda riservandosi eventualmente di intervenire più avanti.
b.melazzini
© riproduzione riservata