Chiude l’ufficio postale A Corgeno è rivolta

VERGIATE L’ufficio postale di Corgeno chiuderà il prossimo lunedì primo ottobre per volere di Poste Italiane e in paese non si parla d’altro. I residenti sono pronti a una raccolta di firme. «Non possono toglierci un servizio così importante», dice Alida Ferrari mentre aspetta il suo turno in posta. «Qui non ci sono mezzi pubblici per andare a Vergiate e chi è senza macchina deve arrangiarsi». Non piace affatto il cambiamento in atto. Alle 9 (di ieri mattina) ci sono già cinque persone in coda mentre altre varcano l’ingresso, ma l’unico dipendente dietro lo sportello è bravo e veloce perciò si fa in fretta. Non c’è operazione che non si possa effettuare all’ufficio della frazione: dai bollettini, al ritiro della pensione, agli investimenti. È un ufficio che lavora, che porta risultati positivi. Eppure verrà chiuso.

La razionalizzazione in atto a livello nazionale, comporta una scure anche per la piccola Corgeno e i suoi 1.300 abitanti. «Con quale criterio hanno deciso di chiudere questo ufficio e non quello di Cimbro?» domanda Giuseppe Ghirighelli senza voler sollevare una faida tra frazioni. Nessuno si spiega il perché visto che altri sportelli meno frequentati, resteranno invece aperti. «Tutti veniamo qui, è importante che la Posta rimanga», incalza Maria Grazia Vanoli. Anche Fulvio Crespi torna a sottolineare la necessità di un ufficio postale in paese, soprattutto per gli anziani che ritirano le pensioni. «Cosa dovrò fare? Mi farò recapitare in banca la pensione, ma non è la stessa cosa», dice Giocondo Enei che vorrebbe poter continuare ad avere i suoi soldi in mano senza essere costretto ad aprire una tessera bancomat.

È un via vai di utenti, all’ufficio di via Leopardi, dove qualcuno riesce pure a scambiare due chiacchiere sull’ultima partita dell’Inter con il dipendente dietro al bancone. Ancora due giorni, giovedì e sabato, poi lo sportello sarà chiuso. L’offerta dell’amministrazione comunale alle Poste di non chiedere soldi per l’affitto dei locali e di addossarsi i costi delle utenze, non è servita a far cambiare idea ai vertici di Poste italiane. Che hanno deciso di lasciare la frazione senza l’ufficio postale. «Si potesse fare una petizione», dice una donna. Senza averla ancora ascoltata, è Uniti per Vergiate a lanciare una raccolta firme contro la chiusura dell’ufficio postale di Corgeno. Intanto venerdì sera, l’amministrazione comunale incontrerà la popolazione per affrontare il problema. L’appuntamento è previsto alle 21 nei locali del Centro di aggregazione giovanile.

b.melazzini

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