Martina vince sfrida-iPhone Ma dopo nove ore di coda

VARESE In coda fino a notte fonda all’Expert Marco Polo di Gallarate per acquistare in anteprima l’oggetto di culto del momento: l’iPhone 5.
A mezzanotte e un minuto di venerdì, la diciassettenne Martina Barbieri di Cassano Magnago, è stata la prima cliente a firmare l’ambito contratto e a portare a casa il nuovo modello del telefono touchscreen tutto fare: «Non è nemmeno per me – ha spiegato Martina – Ho fatto 9 ore di coda per fare contento mio fratello.

Sono arrivata alle tre del  pomeriggio e non mi sono mai allontanata dal bancone dei telefoni per non perdere la prelazione. Non vede l’ora di averlo, è un appassionato  di iPhone e sono certa che  stanotte lo terrà custodito sotto il cuscino. Anch’io ne ho uno e appena me lo potrò permettere lo sostituirò con il nuovo modello: posso assicurare che questo oggetto crea una sorta di dipendenza».
Dopo Martina, alle 17 è arrivato da Cardano al Campo Marco Piccolini: «Una volta che entri nel mondo Apple non torni più indietro  – ha spiegato  il quarantenne – L’iPhone non è solo un telefono, ma anche un  navigatore stradale, un mp3 per ascoltare  musica oltre ad offrire velocemente accesso ad internet e a migliaia di informazioni. E poi il suo valore dura nel tempo: io ho messo in vendita il  vecchio modello ed è stato quotato sui 400 euro».
A disposizione dei patiti della tecnologia c’erano solo trenta modelli, in vendita a partire dalla mezzanotte nelle versioni bianco e nero, da 16, da 33 e da 65 giga di capienza: il prezzo di partenza è di poco superiore ai 700 euro mentre il modello più all’avanguardia supera i 900 euro. Una spesa che non intimidisce chi non riesce a fare a meno del telefono prodotto dal marchio Apple. Eugenio  abita a Domodossola e di professione è macchinista: «Ho ritirato oggi lo  stipendio – ha spiegato il giovane  – non nascondo che questo acquisto inciderà parecchio sul mio conto in banca, ma  sono un malato di tecnologia».
A mezzanotte e un minuto i 30 iPhone a disposizione erano già tutti esauriti. Chi è arrivato troppo tardi – una ventina di persone almeno – è invece andato a casa a mani vuote senza nemmeno la possibilità di prenotarsi per i nuovi arrivi. La coda a Gallarate – uno dei pochi centri commerciali della Provincia ad avere aderito alla notte dell’iPhone 5 – era comunque molto limitata rispetto alle file interminabili che si sono create nei punti vendita di Milano: «I modelli a disposizione sono davvero pochi e in molti hanno rinunciato in partenza –  ha spiegato  uno dei commessi – in serata  abbiamo ricevuto molte chiamate da parte di milanesi in coda alle altre filiali, ma per 30 telefoni non conveniva arrivare fino qui».

s.bartolini

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