Napoli, 11 lug. (TMNews) – E’ ancora emergenza rifiuti a Napoli. Oggi nelle strade della città e della periferia ci sono 1800 tonnellate di immondizia non raccolte, 150 in più rispetto al dato di ieri. L’aumento della giacenza – fanno sapere dall’Asìa, l’azienda servizi igiene ambientale di Napoli – è dovuto alla parziale chiusura degli impianti nel pomeriggio di domenica e ai rallentamenti negli scarichi.
L’assessorato all’Ambiente della Regione Campania ha annunciato che gli impianti stir di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano, e di Casalduni, in provincia di Benevento, accoglieranno anche oggi la quantità ordinaria di rifiuti provenienti da Napoli e proseguirà l’opera di svuotamento degli stir con il trasferimento della frazione umida tritovagliata nelle discariche di San Tammaro, Sant’Arcangelo Trimonte e Savignano Irpino, in base all’ordinanza firmata l’8 luglio scorso dal governatore Caldoro che ha dato via libera ai trasferimenti dei rifiuti nelle province di Avellino, Benevento e Caserta.
Ma la situazione resta critica soprattutto nella periferia di Napoli: a Pianura e Soccavo le giacenze di sacchetti in strada ammontano a 300 tonnellate; a Chiaiano Piscinola, Scampia e Marianella hanno raggiunto le 430 tonnellate. E’ emergenza anche a Miano, San Pietro a Patierno e Secondigliano con 290 tonnellate di immondizia non raccolta, e nella periferia est, tra Barra, San Giovanni a Teduccio e Ponticelli, con 280 tonnellate. Stessa giacenza anche a Bagnoli e Fuorigrotta, mentre va un po’ meglio nei quartieri del centro cittadino. A San Lorenzo, Vicaria e Poggioreale ci sono 180 tonnellate di rifiuti in strada.
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