Napoli, 17 set. (TMNews) – Attratto dalle donne in divisa, per tre mesi, ha ‘intasato’ il centralino del 113 di Napoli telefonando anche 80 volte al giorno molestando, con frasi inequivocabili, le poliziotte in servizio alla Sala operativa della Questura. L’uomo utilizzava un cellulare e alcune sim card rubate e non ancora attivate, ma nonostante i suoi accorgimenti è stato individuato e denunciato per ricettazione, procurato allarme, interruzioni di pubblico servizio, oltraggio a pubblico ufficiale, ingiuria e molestie telefoniche. G.M., 43 anni, era solito chiamare al numero di emergenza della polizia per esprimere i suoi desideri sessuali all’operatrice di turno parlando soltanto dopo aver capito che dall’altro capo del telefono vi fosse una donna. Un monologo, il suo, sulle proprie fantasie erotiche descritte nei minimi particolari alle agenti in servizio.
Una vera e propria ‘persecuzione’ durata diversi mesi anche con la minaccia di non riattaccare la comunicazione, pena la violenza sessuale ai danni di qualche donna che in quel momento avesse avuto la sventura di incontrarlo in strada. Il 113 era uno dei pochi numeri che l’uomo poteva chiamare con una sim non registrata e questo escamotage l’ha portato anche ad effettuare oltre 80 telefonate giornaliere, compreso il fine settimana, per un totale di oltre 7mila chiamate in tre mesi. Un’ossessione fino a quando, a rispondere, non fosse stata una donna.
I poliziotti, dopo accurate indagini, sono risaliti all’uomo che aveva utilizzato altre sim, intestate a un prestanome, in quel telefonino. E’ stato così possibile individuare e bloccare il molestatore seriale. G.M. è stato denunciato, mentre il telefonino e le sim card sequestrate.
Psc
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