Come Edward mani di forbici Un po’ artista e un po’ giardiniere

VARESE La gallina-co, la mucca-mu, il tacchino-glugluglu. Non siamo a radio Globo, ma nel Garden City Città Giardino di Calcinate del Pesce, i cui titolari – Biagio e Pantaleo Capurso – sono specializzati nell’ars topiaria. Ovvero nell’arte di costuire sculture vegetali dalle forme più strane, pulcino-pio incluso.

Proprio come si vede nel film «Edward mani di forbice», la topiaria (che deriva da «topia»: cordicella) consiste nel potare arbusti e rampicanti (specialmente il Bosso, e Ligustro e l’Edera) dando loro una forma diversa da quella naturale. I soggetti più comuni sono gli animali selvatici e da fattoria, poi strumenti musicali, secchielli, vasi e figure geometriche.

Le dimensioni di queste sagome vanno dai cinquanta centimetri ai due metri di altezza. Il costo varia a seconda delle dimensioni della pianta, da una cinquantina a parecchie migliaia di euro. Esistono anche composizioni di più cespugli, per esempio la carrozza con i cavalli o la slitta di Babbo Natale con le renne.

«Ogni singolo soggetto è frutto di tre anni di lavoro perché bisogna dare alla pianta il tempo di crescere – raccontano i fratelli Capurso, che si dilettano nell’art topiaria fin dall’infanzia – Si parte da una struttura in ferro: i rami del cespuglio devono prenderne la forma. La manutenzione è semplice: basta potare il cespuglio lungo la sagoma. Le foglie grosse riempiono la sagoma, le piccole i dettagli».

La maggior parte dei soggetti sono moderni: dalla la chitarra elettrica allo scoiattolo americano. Ma l’arte topiaria è molto antica. Risale ai giardini costruiti tra il XVI e il XVIII secolo, dove le siepi servivano per disegnare complessi settori, simili ai labirinti di Alice nel Paese delle Meraviglie.

Un esempio è il parco di Séricourt, in Francia, dove le piante hanno creato scenari e ambienti da favola. Più vicino a noi, qualcosa di simile si trova anche a villa Toeplitz, dove ci sono veri e propri «gazebo» di cespugli, la cui forma ricorda gli archi romanici di una cattedrale.

Tra i soggetti in vendita ci sono fiori, polipi, farfalle, cervi, chiocciole, cigni e delfini. «Se una volta le composizioni venivano eseguite in loco, ora la maggior parte dei soggetti vengono creati in vasi e collocati nei giardini successivamente, cosa che consente a chiunque di avere un cespuglio sagomato senza spese di manodopera sul campo – continua Biagio – I soggetti più richiesti dai varesini sono gli animali: i cavalli da realizzare in grosse dimensioni, i gatti in piccolo. Vanno molto anche i cuori, specialmente per ricorrenze come San Valentino. Contro ogni previsioni abbiamo venduto molto bene gli elicotteri, forse per la vicinanza con il Volo a Vela che riunisce appassionati di velivoli».

Una precisazione: le sagome non si animano di notte come nei film di Spielberg, quindi si può tranquillamente tenere un cespuglio a forma di dinosauro in giardino, senza aver nulla da temere.

e.marletta

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