Il padrone si chiama Mario Monti E Varese scopre la casa del premier

VARESE Sicuramente non è mai andato a riscuotere l’affitto a porta a porta, né è stato presente nelle riunioni di condominio.

Non ha detto la sua riguardo a eventuali incomprensioni tra vicini di casa, né è intervenuto su tutte quelle questioni che interessano i suoi inquilini. Ma Mario Monti, il presidente del Consiglio, è il proprietario di casa di un bel po’ di famiglie a Varese. Persone che vivono da anni nei suoi nove appartamenti e che in molti casi hanno capito solo recentemente quanto illustre fosse l’uomo a cui corrispondono l’affitto.

Nello specifico, Monti è proprietario di sette appartamenti nella palazzina di viale Borri 60-62. È proprietario anche del negozio che c’è al piano terra di quello stabile, quello che ospita l’ortopedia Rapetti. In tutto, in quella palazzina, sommando magazzini, cantine e box, figurano a suo nome 13 immobili (dati del catasto di Varese).

Si tratta di una bella palazzina, ma niente di super lussuoso. Le vetrine del negozio si affacciano sul trafficato viale Borri e vantano anche qualche posto auto che su quel viale è cosa rara. L’accesso per i condomini, invece, è laterale. Un po’ più interno, riparato dal traffico. I suoi appartamenti sono due al primo piano, quattro al secondo e due al terzo. Dalle finestre, guardando dall’altra parte della strada, si vede anche un po’ di verde e qualche bella chioma d’albero.

Il presidente risulta proprietario dal 2002 anche di quattro immobili a Sant’Ambrogio, in via Giovanni Cimabue. Qui ci sono due appartamenti di 5,5 vani e due box.

Va detto che i dati sono aggiornati, ma potrebbero non tenere conto di eventuali vendite di immobili che il professore potrebbe aver fatto fino a un mese fa.

Queste proprietà si sommano a un reddito di un milione e mezzo di euro. Figurano a nome del professore anche un appartamento a Milano e metà di altre due abitazioni a Bruxelles e Milano. Un ufficio e due negozi a Milano, dei quali possiede il 40% della proprietà. Infine, a Monti risultano intestati 11 milioni 522 mila euro in conti correnti, depositi titoli e gestioni patrimoniali.

Ha due auto: una Lancia Dedra del 1995 e una Lancia Kappa del 1998.

Dalla Rapetti qualcuno commenta: «Secondo me se andiamo a spulciare nella dichiarazione dei redditi di qualche varesino si trovano proprietà maggiori di quelle del professor Monti. Ci sono persone che vivono qui e che hanno ben più di nove appartamenti». Forse è vero. Ma sarà difficile che i varesini, anche quelli che se la passano meglio, riescano a superare il ministro della giustizia Paola Severino che, nel 2011, ha denunciato ben 7.005.649 euro. A cui bisogna sommare un patrimonio immobiliare diviso tra Roma e Cortina d’Ampezzo. Un’imbarcazione, una Daihatsu del 2006 e una Toyota del 2009.

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s.bartolini

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