BIANDRONNO Siamo rovinati. Lo dice più di uno dei dipendenti Whirlpool, che hanno bloccato i cancelli dell’azienda dal pomeriggio alla sera di ieri e sono pronti a tornare tra le vie di Biandronno già da stamattina. Bloccando le strade e persino la stazione. La notizia dei 600 esuberi, 500 operai e 100 impiegati, oltre alla chiusura del reparto che si occupa della fabbricazione dei frigoriferi americani, è stata come un fulmine a ciel sereno per i lavoratori della Whirlpool.
«Dal 2012 – urla un collega – il reparto frigoriferi americani chiude. Sette anni fa il reparto doveva essere il futuro, vogliamo che il reparto non chiuda e vada avanti. L’azienda con il lavoro deve rimanere in Italia, la Cina ha rotto quello che ha rotto e non voglio aggiungere altro, l’azienda ci ha messo proprio alle strette, ci ha fatto piangere, la pelle è nostra non la loro. Lasciano subito a casa 250 persone, per fare poi cosa? chiudere per portare tutto in Cina».
I lavoratori sono legittimamente disperati: «Vogliono lasciare subito 250 persone a casa, saremo tutti coinvolti, siamo molto preoccupate – ripetono due lavoratrici – domani si prosegue con lo sciopero e andremo avanti a oltranza. I politici comprano yacht, fanno i loro affari, le vacanze costose e noi a penare per la briciola di pane che cade sul piatto. Abbiamo un mutuo, le tasse scolastiche da pagare, l’abbonamento dei mezzi e tutto il resto. Devono cambiare tante cose».
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m.lualdi
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