San’a, 16 apr. (TMNews) – Le donne yemenite hanno manifestato a San’a e inn altre città dello Yemen per protestare contro il loro presidente, che ha chiesto di proibire la promiscuità nei cortei dei giovani dimostranti che reclamano le sue dimissioni.
“Sit-in, sit-in fino alla caduta del regime”, hanno gridato un migliaio di donne, tutte vestite di nero, che hanno organizzato a San’a una marcia a Piazza del Cambiamento, epicentro della contestazione anti-regime, fino alla procura dove hanno presentato una denuncia contro il presidente Ali Abdallah Saleh.
Giocando sul sentimento religioso degli yemeniti, Saleh, che si è rivolto ai suoi sostenitori radunati a San’a, ha attaccato la partecipazione delle donne al movimento di protesta lanciato a fine gennaio. “Li invito a proibire la promiscuità, contraria alla sharia”, la legge islamica, ha detto rivolgendosi all’opposizione e ai giovani manifestanti. Nella loro denuncia, le donne chiedono di “essere riabilitate per il torto e l’affronto che ha fatto loro Ali Abdallah Saleh nel suo discorso”, ha dichiarato ai giornalisti una delle manifestanti che ha inoltrato il reclamo alla Corte. Il procuratore generale, Abdallah al Olafi, ha immediatamente ordinato l’apertura di una inchiesta, ha aggiunto. Prima dell’inizio del movimento di contestazione, “Saleh si presentava come difensore dei diritti delle donne, sostenendo che fosse uguale all’uomo al punto da proporre di dedicare alle donne 41 seggi in parlamento”, contro l’unico attuale, ha ricordato una militante, Oum Al-Hassan.
“Ma oggi che le donne sono scese in piazza per denunciarlo e denunciare la corruzione, invita a proibire la promiscuità affermando che è illecita”, si è lamentata. Manifestazioni del genere sono avvenute a Taez e a Ibb, due città che si trovano rispettivamente a sud e a sudovest di San’a.
Fco
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