Whirlpool, grazie agli incentivi 150 lavoratori lasciano l’azienda

Biandronno – Un anno di alti bassi, come quello appena trascorso ma con il problema di raggiungere la quota di esuberi di 495 come stabilito nell’accordo firmato con l’azienda. I rappresentanti sindacali della Whirlpool di Cassinetta a Biandronno “leggono” l’anno appena iniziato. Finora sono circa 150 i lavoratori che hanno scelto volontariamente di lasciare l’azienda, grazie al sistema di incentivi contenuto nell’accordo. Con la severa riforma delle pensioni del ministro Fornero diventa impossibile giocarsi la carta dei prepensionamenti e raggiungere quota 495 uscite entro la fine del 2013 diventa difficile, senza contare il problema dei cosiddetti esodati, circa una cinquantina in Whirlpool, rimasti senza mobilità e lontani dalla pensione. Gli investimenti promessi dall’azienda e contenuti nell’accordo proseguono e sono stati confermati.

«La situazione generale è abbastanza positiva – commenta Matteo Berardi della Fiom Cgil – ci aspettiamo un 2013 di alti e bassi come è stato nel 2012; vigileremo sui diritti e contratto».
Dimostrano di funzionare anche i contratti di solidarietà, secondo la logica del lavorare meno ma lavorare tutti. «Anche per quest’anno è stata confermata l’integrazione dell’80% e non del 60% del salario grazie al lavoro del sindacato» osserva Berardi, che non nasconde la sua preoccupazione per l’elevato

numero di uscite di lavoratori dall’azienda da qui al gennaio del 2014. «Si tratta di un tema su cui riflettere; sarà difficile trovare nuovi volontari anche perché gli incentivi diminuiranno – prosegue l’esponente della Fiom – e certamente non ci sono volumi sufficienti che occupino tutti i lavoratori». I sindacati sperano nel nuovo Governo che uscirà dalle urne di febbraio, per ottenere un ammorbidimento della riforma delle pensioni. «La volontà di andare avanti nell’accordo c’è – dichiara Tiziano Franceschetti della Fim Cisl – piccoli investimenti da parte dell’azienda ci sono stati sia sui prodotti che sui processi produttivi».

Una contrazione negativa minore, secondo i dati nazionali, si è registrata sulla vendita dei frigoriferi, mentre continua ad andare male il cosiddetto “caldo”, ovvero piani cottura e forni. «Dati in linea che ci preannunciano un 2013 altalenante – prosegue Franceschetti – ci preoccupa molto anche il caso degli esodati su cui l’Inps, nonostante le promesse, non ha ancora dato risposta». Resta il macigno dei 350 esuberi mancanti e previsti dall’accordo.

«Con la situazione del mercato del lavoro attuale è molto difficile che qualche dipendente voglia mettersi in proprio o cercare un’altra occupazione» sottolinea l’esponente della Fim, che si appella alla politica.
«Bisogna abbassare la tassazione sul lavoro – conclude Franceschetti – il manifatturiero in Italia è produttivo e di qualità; la svolta può avvenire abbassando il costo del lavoro». Settimana prossima in Whirlpool verrà presentato ai lavoratori il nuovo contratto nazionale di categoria dei metalmeccanici firmato da Fim e Uilm ma non dalla Fiom.

p.rossetti

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