GALLARATE Pm10 alle stelle? «Servono interventi strutturali per invertire il trend – afferma l’assessore all’Ecologia Cinzia Colombo – Ma se perdura questo clima, ragioneremo sulla riduzione della velocità di attraversamento in città».
In vista una versione “light” del modello Saronno del limite a 30 all’ora in città? Solo se il meteo, mantenendo la cappa di polveri sottili su Gallarate, lo imporrà, dato che l’amministrazione Guenzani non sembra propensa a puntare su soluzioni “una tantum” come le domeniche ecologiche prospettate nel capoluogo Varese.
«Osserviamo i dati delle centraline Arpa con preoccupazione – ammette Colombo, esponente di Sinistra Ecologia e Libertà – ma per invertire la rotta pensiamo a soluzioni strutturali di lungo periodo, che consentano una riduzione del traffico e dell’uso dell’automobile in città, come l’introduzione dell’asfalto mangiasmog sulle strade, la creazione di una rete di percorsi ciclabili e il potenziamento del trasporto pubblico. Purtroppo partiamo da zero, perché un ragionamento di questo tipo sulla mobilità sostenibile in città
non è mai stato fatto».
Insomma, l’amministrazione guarda a interventi che richiederebbero anni per produrre risultati concreti e tangibili, pur essendo disponibile a metterci una pezza anche per fronteggiare l’emergenza del momento. «Se il clima continua a far salire il Pm10 dovremo ragionare su interventi a tutela della salute dei cittadini – ammette Colombo – potendo scegliere, se la Regione non impone provvedimenti dall’alto, piuttosto che i blocchi del traffico o le targhe alterne, meglio la riduzione della velocità».
Il 30 all’ora in città, pur se per periodi temporanei, secondo l’assessore sarebbe infatti «più democratico» rispetto alle targhe alterne già proposte in altre realtà per ridurre l’inquinamento: «Andare più piano porta effetti benefici per l’aria e, imponendo un sacrificio a tutti», sottolinea Cinzia Colombo.
Si pensa però ad una versione “light” del provvedimento, che punterebbe «sulla sensibilizzazione e sulla collaborazione dei cittadini» senza dover mettere in campo una selva di nuovi cartelli stradali e squadre di vigili urbani per controllare il rispetto dei limiti.
Andrea Aliverti
j.bianchi
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