UBOLDO A sorvegliare le case c’è l’occhio vigile dei residenti, pronti a segnalare movimenti sospetti quando il vicino va in vacanza. Il «Controllo del vicinato», nato negli anni ’80 in Inghilterra e applicato per la prima volta in provincia di Varese a Caronno Pertusella, approda a Uboldo, dove un gruppo di famiglie si è riunito con l’obiettivo di darsi da fare per prevenire episodi di microcriminalità e furti in appartamento. Attraverso un sistema che, secondo i fondatori, «prevede di far sapere tramite l’apposizione di appositi cartelli a chiunque passi nel quartiere che la sua presenza potrebbe non passare inosservata».
A Uboldo le strade sottoposte da alcuni giorni al controllo del vicinato sono via De Gasperi e via Turati, alla periferia della città. Una zona dove vivono circa 140 famiglie, in villette che spesso sono prese di mira dai topi d’appartamento. «Siamo giunti alla conclusione che l’unione fa la forza», spiega Paride Cartabia, uno dei residenti, che è anche responsabile organizzativo della Lega Nord di Uboldo. «Con questa azione non viene richiesto nessun atto di eroismo, si tratta di prestare maggior attenzione agli avvenimenti del proprio quartiere – continua – prendere nota di mezzi potenzialmente sospetti, controllare perché il cane continua ad abbaiare o perché è scattata la sirena dell’antifurto».
Per ora non sono ancora comparsi i cartelli con la scritta «zona sottoposta a controllo del vicinato» installati nella vicina Caronno come deterrente per eventuali malintenzionati. Il prossimo passo sarà proprio quello di posizionare la segnaletica, e per questo le famiglie hanno già preso contatti con il gruppo caronnese, fra i primi in Italia a proporre un sistema che nel mondo conta già quasi 10 milioni di aderenti.
Andrea Gianni
f.tonghini
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