Palermo, 23 mag. (Apcom) – Accolto da un applauso delle autorità
e degli studenti riuniti nell’aula bunker dell’Ucciardone a
Palermo il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha
aperto i lavori del convegno intitolato ‘Legalità, impresa,
sviluppo’, organizzato dalla fondazione Francesca e Giovanni
Falcone. Nel 17esimo anniversario della strage di Capaci dove
persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e
tre agenti della scorta – Antonino Montinaro, Rocco Di Cillo,
Vito Schifani – il capo dello Stato ha voluto rendere omaggio
all’impegno di magistrati, forze dell’ordine e anche società
civile contro la mafia.
Nell’aula ci sono molti dei 1.500 giovani che sono approdati a Palarmo con la ‘nave della legalità’ e che oggi stamani, in piazza Magione, daranno vita agli ‘slogan della speranza’ dipinti e disegnati da loro e con i quali si soffermerà brevemente il capo dello Stato. Insieme ai parenti delle vittime tra cui Maria Falcone, giunta con la signora Clio Napolitano, e Rita Borsellino anche molte autorità tra cui il ministro dell’Interno Roberto Maroni, il ministro della Pubblica istruzione Mariastella Gelmini, il presidente della commissioni Affari istituzionali del Senato Carlo Vizzini, il ministro della Giustizia Angelino Alfano. Tra gli interventi sono previsti anche quelli del procuratore capo di Palermo Francesco Messineo, del procuratore nazionale Antimafia Pietro Grasso e della presidente di Confindustria Emma Marcegaglia.
E il convegno si è aperto mentre tutti si tenevano per mano, in un ideale cerchio di solidarietà e condivisione, nell’aula bunker del carcere dell’Ucciardone di Palermo per l’Inno nazionale. In prima fila il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, insieme alla signora Clio, ha preso per
mano i bambini di alcune scuole coinvolte nelle iniziative per la legalità assistendo in questo modo al suono dell’Inno nazionale.
Il ‘cerchio’ non si è interrotto neppure al tavolo dei relatori con Emma Marcegaglia e i ministri Angelino Alfano, Mariastella Gelmini e Roberto Maroni che hanno preso per mano alcuni studenti.
Vep
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