(c. fra.) Ieri i valori del Pm10 nella centralina di via Copelli sono scesi leggermente al di sotto dei limiti di legge: 45 microgrammi per metro cubo d’aria, quando il limite è fissato a 50. Nelle altre centraline della provincia, invece, la situazione nella giornata di ieri era ancora disastrosa: la maglia nera se l’è guadagnata Saronno, con 81 microgrammi, seguito da Ferno con 78, Busto Arsizio con 76 e Gallarate con 55.
L’aria è ancora malata, e fino a giovedì non sono previste precipitazioni in grado di pulire l’aria che respiriamo. Ma anche allora, non è detto che le precipitazioni arrivino dove serve, cioè in pianura, dove le sostanze inquinanti restano in alte concentrazioni anche per colpa del fenomeno dell’inversione termica: il Centro Geofisico Prealpino parla solamente di «deboli piogge in serata».
Una situazione, quella dell’inquinamento atmosferico in città, che non ha mancato di attirare l’attenzione della sezione provinciale di Legambiente che, sottolineando come nel 2011 i limiti di legge per gli inquinanti a Varese siano già stati superati per 57 giorni, chiama in causa direttamente il sindaco Attilio Fontana. «Siamo consapevoli delle responsabilità ma anche delle difficoltà dell’Amministrazione – dice Dino De Simone, presidente del circolo ambientalista varesino – perchè l’inquinamento dell’aria non è risolvibile solo con gli strumenti e i poteri a sua disposizione.
Però al Sindaco fa capo la salute pubblica locale e quindi ci aspettiamo molta più attenzione e molte più energie affinchè il Comune si faccia promotore di interventi strutturali e di iniziative coordinate con i paesi limitrofi». Legambiente presenta a Fontana una serie di proposte per misure che aiutino a limitare i danni: maggiori controlli per i mezzi euro 0, 1 o 2, chiedere ai cittadini di abbassare a 19 gradi i riscaldamenti domestici e a 20 gradi quelli di negozi e stabili pubblici, obbligando gli stessi negozi a tenere le porte chiuse, «evitando un inutile spreco di energia e di soldi».
La risposta di Fontana non tarda ad arrivare: «è utile imporre dei limiti al riscaldamento nei luoghi pubblici – ha detto il sindaco – infatti stiamo valutando una possibile ordinanza e dei controlli ad hoc, mentre non prenderemo in considerazione l’idea di un blocco del traffico, una misura che abbiamo preso in passato senza risultati». Fontana dichiara la sua volontà di collaborare con i comuni limitrofi, e dice di aver «già parlato in Regione Lombardia, sollecitando iniziative che comprendano aree sovra comunali».
e.marletta
© riproduzione riservata