30 Set 2011
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Il Comasco è protagonista in “Star Academy”, il nuovo talent show di Raidue che ha debuttato ieri sera e andrà in onda ogni giovedì, in prima serata.
Oltre al conduttore, il marianese Francesco Facchinetti, in video a poche settimane dalla nascita della figlia Mia, anche uno dei diciassette giovani protagonisti della trasmissione proviene dal Comasco: si tratta di Thomas Moschen, 22 anni, milanese di nascita, ma residente a Turate, che quest’estate ha superato le selezioni del programma.
Un ragazzo con la passione innata per il canto, una voce poderosa e grandi prospettive: nel 2009, con la sua band, ha infatti vinto l’Unplugged Festival all’Alcatraz di Milano e lo stesso anno si è aggiudicato il premio della critica al concorso di Saint Vincent.
Thomas, però, non è solo cantante, ma ama accompagnarsi con la chitarra, il pianoforte e la sua batteria. «Amo la musica più di ogni altra cosa» ha rivelato il comasco nella scheda che ha accompagnato il suo ingresso nella trasmissione. I suoi idoli?
Stevie Wonder, Michael Bolton, George Michael, Michael Jackson, John Mayer e, tra gli artisti italiani, Gino Paoli, Riccardo Cocciante e Francesco De Gregori. Le note, comunque, sono solo una parte della sua vita: diplomato in ragioneria e attualmente iscritto alla facoltà di Economia dei beni culturali, Moschen svolge anche un’altra professione, quella di tecnico commerciale per una ditta di sistemi antincendio.
Nel futuro, però, come ha dichiarato lui stesso, vorrebbe vivere di musica e l’esperienza di Raidue potrebbe essere il primo passo, come lo è stato qualche anno fa per i comaschi 4 Sound, protagonisti della prima edizione di “X Factor”.
Per sfondare, lo vedremo impegnato, con gli altri giovani talenti, in varie prove valutate dalla giuria composta da Lorella Cuccarini, Roy Paci, Nicola Savino e Ornella Vanoni, oltre che dal pubblico a casa, attraverso il televoto.
L’occasione per Thomas è davvero ghiotta, anche considerando i tutor d’eccezione, che seguiranno gli artisti: Gianluca Grignani, Mietta, Ron e Syria.
Marco Castelli
e.besoli
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