Besozzo – Chiama terrone le vicine: condannato per razzismo. Il giudice di Varese Davide Alvigini ha pronunciato la sentenza alle 13 di oggi condannando un pensionato di 64 anni residente a Besozzo al pagamento di una sanzione di 400 euro e al risarcimento di un danno pari a 2mila euro alle sue vicine di casa, madre e figlia, originarie di Salerno e bersaglio degli epiteti razzisti.
Il giudice in costituzione monocratica ha equiparato l’aggravante della discriminazione razziale alle attenuanti generiche riconoscendo il pensionato colpevole di razzismo così come previsto dal decreto Mancino. Il fatto risale al 2005 e si colloca in un contesto di tormenti rapporti tra vicine; madre e figlia avevano sporto querela per ingiurie; il giudice di pace di Gavirate aveva però ravvisato l’aggravante razzista in quel «terrone di m……, siete una categoria di m…..» una discriminazione da collegarsi all’etnia delle due donne. Già annunciato dal difensore il ricorso in appello.
S. Car.
p.rossetti
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