Gaza, 19 apr. (TMNews) – Si è concluso con due morti e un ferito
il blitz delle forze di sicurezza di Hamas nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, per catturare i tre ricercati per l’omicidio di Vittorio Arrigoni, l’attivista dell’International solidarity movement ucciso il 14 aprile.
Le forze di sicurezza avevano circondato da ore una casa, dove si erano rifugiati i membri del gruppo salafita – ritenuto responsabile dell’omicidio – non ancora catturati.
Secondo il resoconto dei servizi di sicurezza, dopo voci contrastanti, il giordano Abdul-Rahman al-Breizat si sarebbe suicidato, mentre un altro sospetto, il palestinese Bilal al-Umari, sarebbe morto per le ferite subite. Un terzo ricercato, il palestinese Mahmoud Muhammad Nimir Salfiti, è stato leggermente ferito e catturato.
Il blitz sarebbe scattato quando “Breizat ha lanciato un ordigno esplosivo in direzione dei suoi compagni, ferendo gravemente Bilal al-Umari e in modo lieve l’altro, prima di spararsi” ha comunicato il ministero dell’Interno di Hamas, il movimento islamico che controlla la Striscia di Gaza. Secondo le forze di sicurezza, tre poliziotti sarebbero rimasti feriti durante lo scontro a fuoco con i salafiti, asserragliati in casa; tre altri membri del gruppo sono stati arrestati durante il raid, anche se si tratterebbe di personaggi di secondo piano.
pca
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