Tutta Varese con Bruno Arena L’amico Max: «Gli date forza»

VARESE Max Cavallari ieri sul palco del Colorado Tour dedica la serata al compagno di lavoro e amico Bruno Arena. Mentre da Facebook ringrazia i tifosi del Varese e aggiorna i fan sulle condizioni di salute di Bruno.
Sì, perché si è mobilitato un vero popolo per sostenere il difficile momento che stanno vivendo Bruno, ricoverato in ospedale da giovedì sera in seguito ad emorragia cerebrale, l’amico Max e i familiari.
Post, tweet, sms e telefonate in un abbraccio unico difficile da gestire per chi si trova alle prese con un evento così

improvviso.
Certo non poteva mancare il ringraziamento ai sostenitori del Varese calcio che sabato sugli spalti hanno portato lo striscione con scritto “Forza Bruno non scherzare”: “Grazie ai tifosi del Varese calcio… Vi abbraccio tutti…”, scrive Max.
E affida a un post anche risposte e pensieri poco prima di salire sul palco del Gran Teatro di Roma sabato sera: «Adesso sta riposando… io lo aspetto sono qui col suo microfono… grazie a tutti la forza che gli state dando tutti e immensa… grazie… grazie a tutti vi voglio bene…».
La tappa del Colorado Tour, a cui avrebbe dovuto partecipare anche Bruno, c’è stata ugualmente perché così avrebbe voluto lui: «A parere di tutti, conoscendolo, Bruno avrebbe preferito che fosse stato così, con il piacere della risata del pubblico che con il silenzio da vero clown straordinario qual è», spiega Paolo Ruffini che ha lavorato con i Fichi d’India durante gli anni di Colorado e che conduceva la serata.
«Max si è esibito in maniera carina e misurata, con il pensiero rivolto a Bruno. E a lui abbiamo dedicato tutto lo spettacolo. Il pubblico lo ha omaggiato con un lungo applauso. Quello di sabato sera è stato lo spettacolo migliore di tutta la tournèe: c’era una magia, una alchimia particolarissima, perché Bruno è una persona speciale sempre disponibile con tutti. Una persona che nella sua vita e nella sua carriera ha seminato risate e bontà a non finire. È difficile trovare una persona di cui, in quest’ambiente, non si sente mai parlare male».

Il servizio completo sul giornale in edicola lunedì 21 gennaio

s.bartolini

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