Il campo è una pattumiera S’infuriano gli agricoltori

VARESE L’abbandono di rifiuti sul suolo agricolo sta diventando una autentica piaga e, a lanciare l’allarme, è la Coldiretti.
«L’abbandono dei rifiuti nelle cascine e nei campi è un segno di inciviltà che va punito severamente – spiega Fernando Fiori, presidente Coldiretti – Il suolo agricolo si tutela anche con l’impegno di una società che lo preserva, lo protegge e lo difende, a partire dai piccoli gesti, ovvero il non abbandonare i rifiuti in campi,

cascine o rustici».
L’abbandono dei rifiuti nell’hinterland del Varesotto è un problema denunciata ripetutamente dai cittadini, ormai stufi di vedere il proprio territorio inquinato dai soliti furbetti, e dalle Gev. Al di fuori dei maggiori centri abitati si trova di tutto: bottiglie, lattine, sacchi neri, macerie, elettrodomestici, eternit, materassi, gomme, mobili e persino bombole del gas.
Un problema comune a tutta la Lombardia che, nelle nostre aree densamente urbanizzate, assume contorni che il direttore di Coldiretti, Francesco Renzoni, definisce preoccupanti.
L’area prealpina è, poi, una zona interessata anche da un afflusso turistico che finisce con il lasciare tracce purtroppo visibili. «È chiaro che si tratta di una minoranza di persone – continua Renzoni – ci mancherebbe. Ma ne basta uno su cento a creare disagio ad un’area che merita di essere vissuta e goduta al meglio».
Paolo Martinelli, imprenditore nel settore zootecnico (allevamento da latte) conduce due aziende ad Arcisate in Valceresio e Azzio, in Valcuvia. La Valceresio, in particolare, è una zona interessata da opere pubbliche, cantieri e importanti vie di traffico ed è spesso molto colpita dalla problematica dell’abbandono di inerti.
«I bordi dei nostri campi – commenta Martinelli – sono considerati delle vere discariche dove buttare tutto ciò che non serve più, magari approfittando della gita fuori porta della domenica». Un comportamento incivile che costringe gli imprenditori agricoli a sottrarre tempo alla loro attività per rimuovere la sporcizia di altri. «E purtroppo si tratta di un intervento che dobbiamo fare, per tenere puliti i nostri terreni, specie quelli che hanno la sventura di trovarsi vicini ad una strada di grande comunicazione».

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s.bartolini

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