Bruxelles, 29 nov. (TMNews) – Le autorità italiane hanno chiesto alla Commissione europea di concedere una proroga di due mesi per la risposta al ‘parere motivato’ dell’Esecutivo Ue che minacciava un secondo ricorso alla Corte europea di giustizia per la non esecuzione della sentenza sui rifiuti in Campania. Lo riferisce, oggi a Bruxelles, il portavoce del commissario Ue all’Ambiente, Janez Potocnik.
“La Commissione deciderà prossimamente se accettare la richiesta italiana: ci sarà una discussione fra la Direzione generale Ambiente e il Segretariato generale, che prende la decisione formale”, ha detto il portavoce, Joe Hennon.
Il 29 settembre scorso, quando aveva inviato il suo parere motivato, ultimo stadio della procedura di infrazione comunitaria prima del ricorso in Corte di giustizia, la Commissione europea aveva dato all’Italia due mesi di tempo per rispondere, minacciando, nel caso che la risposta non fosse pervenuta o fosse insoddisfacente, di adire per la seconda volta la Corte, dopo la sentenza di condanna già emessa contro l’Italia nel marzo 2010.
In caso di seconda condanna, l’Italia “rischia di dover pagare sanzioni finanziarie molto elevate, perché basate sul Pil del paese”, ha avvertito Hennon.
Loc/Sar
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