CANTELLO Nonostante sia una consolidata consuetudine elvetica la prova d’allarme delle sirene della protezione civile in Ticino suscita sempre lo stupore di chi non c’è abituato. Per questo dal Comune di Cantello corrono ai ripari. Annunciando che il prossimo mercoledì 6 febbraio, dalle 13.30 alle 14, potrà capitare di udire i suoni delle sirene elvetiche che saranno fatte risuonare nel classico test annuale, per verificare gli impianti. Basterà ricordarsi di questo allarme generale di prova che,
lo ricordiamo, è rappresentato da un suono modulato della durata di un minuto.
«L’Ente Regionale di Protezione Civile del Mendrisiotto – fanno sapere dal Comune di Cantello – ci ha gentilmente informato dell’evento con congruo anticipo, pertanto si chiede a tutti la migliore comprensione». Il test è infatti importante. E viene effettuato soprattutto per controllare la prontezza operativa delle sirene e delle installazioni tecniche di trasmissione, che in caso di pericolo reale, consentono di raggiungere il 99 per cento, circa, della popolazione. Ma è solo una simulazione. Così quando tutte le sirene fisse e mobili presenti sul territorio cantonale lanceranno l’allarme generale non ci si dovrà preoccupare.
Alle 14.15, poi, scatterà l’allarme acqua ma questo, al contrario delle sirene generali, difficilmente sarà udibile al confine. Riguarda, infatti, solo le zone più vicine agli sbarramenti delle dighe e il suo segnale è più cupo rispetto a quello di «allarme generale» e di durata maggiore. Queste sirene infatti, emettono, durante 6 minuti, 12 suoni continui e gravi di 20 secondi e ad intervalli di 10. Lo scorso anno gli esiti furono decisamente soddisfacenti. Visto che ben il 98 percento degli allarmi aveva funzionato in maniera ineccepibile. In Svizzera ci sono circa 8200 sirene, di cui 7500 per l’allarme generale (4700 fisse e 2800 mobili) e 700 per l’allarme acqua. «Una rete – spiegano dal Governo federale – che in caso di catastrofe è quindi possibile diffondere l’allarme alla popolazione in modo rapido e affidabile».
A. Pag.
f.artina
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