New York, 23 lug. (TMNews) – Il partito democratico ha annunciato che il primo spot televisivo per le presidenziali del 2012 sarà dedicato alla comunità ispano-americana, e andrà in onda a Las Vegas, Reno, Tampa, Miami, Denver, Albuquerque e Washington, città a forte concentrazione latina.
Il video dal titolo “Di chi fidarsi” dura trenta secondi, è in spagnolo, e punta a difendere i risultati ottenuti dal presidente Barack Obama. Nello spot si invitano gli elettori a non fidarsi dei repubblicani, che vogliono “togliere di mezzo Medicare (assicurazione medica per gli anziani) e abbassare le tasse per i ricchi”. Obama invece ha “esteso l’assicurazione sanitaria ai nostri figli, ha promosso l’ aiuto finanziario per gli studenti e i tagli alle tasse per la classe media”.
L’obiettivo dei democratici è riuscire a confermare l’amore latino verso Obama, che ha ottenuto nelle presidenziali del 2008 due terzi dei voti ispanici, un incremento importante se comparato alle precedenti presidenziali, in cui il candidato democratico John Kerry ottenne solo il 53 per cento. Nelle parlamentari dell’anno scorso invece c’è stato un calo rispetto all presidenziali 2008, e il partito a intercettato il 60 per cento del voto latino.
Lo spot però non fa nessun riferimento al tema dell’immigrazione, probabilmente per non spaventare gli elettori moderati. Ma non è un mistero che tra gli obiettivi della comunità latina ci sia innanzitutto l’approvazione del “Dream act”, un progetto di legge che prevede la cittadinanza per chi lavora e studia negli Stati Uniti senza avere il permesso di soggiorno. Per sostenere l’agenda ispanoamericana, è nato anche il Tequila Party, in opposizione all’ultra-conservatore Tea Party. Il movimento è stato fondato a Tucson, in Arizona, dove nel 2010 la governatrice repubblicana Jan Brewer ha promulgato una legge anti- immigrati clandestini particolarmente dura.
Obama, durante la campagna elettorale, cercherà di confermare l’immagine positiva che ha nella comunità ispanica. E’ stato il primo presidente a nominare un ispanico, la giudice di origine portoricane Sonia Sotomayor, alla Corte Suprema, ed è stato il primo, dopo John Kennedy, a recarsi in visita a Porto Rico. Gli immigrati ispanici sono aumentati del 43% negli ultimi 10 anni, e oggi si aggirano sui 50 milioni, un bacino di voti che può cambiare l’esito delle elezioni.
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