Tradate, Comune sotto choc per la morte di Simone Pagani

TRADATE La notizia della morte di Simone Giuseppe Pagani, il giovane di Uboldo vittima di un incidente in moto nel Novarese, ha scosso profondamente anche Tradate, dove il ragazzo lavorava da alcuni anni come dipendente comunale.
Pagani era impiegato all’ufficio Cultura del Comune di Tradate, nella sede distaccata dall’ex biblioteca, in via Mameli. Qui tutti lo ricordano con commozione e incredulità, per una morte arrivata all’improvviso a stroncare la vita di un giovane sempre impegnato con passione e competenza nel suo lavoro.

/>Un lavoro, quello svolto da Pagani, che a Tradate ha lasciato il segno. Oltre a seguire diversi aspetti della vita culturale della città, Pagani si era occupato negli ultimi anni dell’organizzazione della mostra agricolo-zootecnica di Tradate, un evento di fine estate sempre seguitissimo nel Varesotto. Un compito che aveva portato avanti sempre con competenza e passione, contribuendo al successo della manifestazione. Ma c’è di più. Il suo modo di essere lo aveva portato a spingersi oltre, tanto che Pagani aveva stretta amicizia con molti colleghi e operatori del settore della zona.
Era molto conosciuto tra gli agricoltori della zona, tanto che poche ore dopo l’incidente il responsabile dell’ufficio Cultura del Comune di Tradate, Giorgio Colombo, e l’imprenditore agricolo Alessandro Lovo sono stati i primi a raggiungere l’ospedale per far sentire la propria vicinanza alla famiglia di Pagani.
Immediato il cordoglio anche del mondo politico tradatese. Parole sentite, come quelle del sindaco di Tradate Laura Cavalotti, ex collega di Simone: «Siamo tutti sconcertati da questa notizia – ha detto il primo cittadino – Sembra impossibile che una cosa così tremenda possa essere capitata proprio a lui. Lascia il ricordo di una persona equilibrata e rispettosa, un ragazzo amante della vita e sempre molto serio nell’affrontare i suoi impegni, una figura che lascerà un grande vuoto tra i suoi colleghi». Le ha fatto eco il suo predecessore, Stefano Candiani: «La verità è che sono senza parole. Veramente – ha detto sotto choc – Ne ricordo l’espressione sempre sorridente e simpatica».
Anche la Rsu del Comune ha voluto far sentire la vicinanza dei colleghi per voce di Dario Lucca: «Sentite condoglianze alla famiglia di Simone e ai colleghi del suo ufficio. Il ricordo – spiega Lucca – è quello di una persona sempre disponibile anche a risolvere i piccoli e grandi problemi che si incontrano sul lavoro. Un ragazzo sempre sorridente e collaborativo».

s.bartolini

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