Campo di marijuana nel bosco Due giovani in manette

VARESEDue arresti e una denuncia a piede libero. È il bilancio dell’operazione antidroga portata a termine dalla Squadra Mobile di Varese, in collaborazione con i colleghi della sezione narcotici.
Nel carcere dei Miogni è finito <+nero>Gianmario Crocco<+tondo>, 20 anni, panettiere di Casciago e noto anche alla Digos per il suo ruolo attivo fra i Blood Honour, gli ultrà del Varese 1910. Al Beccaria, in quanto minorenne, è finito un amico di 17 anni, anche lui di Casciago.

Completa il terzetto un ragazzo di 20 anni, novello geometra, dello stesso paese: lui è stato “soltanto” denunciato.
<+titolino>Le piantine nel bosco
<+tondo>L’indagine è nata da un informatore che ha segnalato la presenza di una ventina di piante di marijuana nei boschi di Casciago.<+togli_rientro> Individuato il luogo, i poliziotti hanno sistemato una telecamera collegata con la questura. Le immagini hanno mostrato ragazzi che raggiungevano lo spiazzo e che curavano le pianticelle come fossero amorevoli giardinieri. Dal numero di targa di uno dei motorini, gli agenti sono risaliti al teenager.
A casa dell’adolescente, la Mobile ha trovato alcune dosi di marijuana, una cinquantina di semi della stessa essenza vegetale, numerosi sacchetti da utilizzare per il confezionamento della droga, un bilancino di precisione e un elenco di nomi e cifre: una sorta di rudimentale “dare e avere”; la contabilità dello spaccio, insomma.
<+titolino>La confessione
<+tondo>Messo alle strette dalla polizia, il ragazzo ha vuotato il sacco, spiegando che nella coltivazione della “maria” era coinvolto un altro ragazzo: il geometra.<+togli_rientro>
<+tondo>Quando questi è stato rintracciato ha dapprima tentato di negare ogni suo coinvolgimento. Ma poi, di fronte alle registrazioni della questura, non ha potuto fare altro che alzare bandiera bianca, ammettere le proprie responsabilità e consegnare agli investigatori altre due piante di marijuana: le aveva portate a casa la sera prima perché temeva un eventuale furto.
D’intesa con il tribunale dei minorenni, il ragazzino è stato arrestato per detenzione di droga ai fini di spaccio; l’amico poco più grande è stato denunciato per coltivazione di marijuana.
<+titolino>Il segreti del telefonino
<+tondo>Il nome di Crocco è uscito dagli sms contenuti nel telefonino del diciasettenne. Secondo gli inquirenti, l’ultrà svolgeva un ruolo di fornitore.<+togli_rientro>
<+tondo>In casa sua la polizia ha recuperato circa 300 grammi fra hashish e marijuana (in parte già divisi in singole dosi pronte per la vendita), un bilancino di precisione e vario materiale che i pusher utilizzano per confezionare la droga. Al termine della perquisizione, Crocco è stato arrestato.<+fine_testo> lo spiazzo e che curavano le pianticelle come fossero amorevoli giardinieri. Dal numero di targa di uno dei motorini, gli agenti sono risaliti al teenager.

A casa dell’adolescente, la Mobile ha trovato alcune dosi di marijuana, una cinquantina di semi della stessa essenza vegetale, numerosi sacchetti da utilizzare per il confezionamento della droga, un bilancino di precisione e un elenco di nomi e cifre: una sorta di rudimentale “dare e avere”; la contabilità dello spaccio, insomma.

Messo alle strette dalla polizia, il ragazzo ha vuotato il sacco, spiegando che nella coltivazione della “maria” era coinvolto un altro ragazzo: il geometra.Quando questi è stato rintracciato ha dapprima tentato di negare ogni suo coinvolgimento. Ma poi, di fronte alle registrazioni della questura, non ha potuto fare altro che alzare bandiera bianca, ammettere le proprie responsabilità e consegnare agli investigatori altre due piante di marijuana: le aveva portate a casa la sera prima perché temeva un eventuale furto.

D’intesa con il tribunale dei minorenni, il ragazzino è stato arrestato per detenzione di droga ai fini di spaccio; l’amico poco più grande è stato denunciato per coltivazione di marijuana.

Il nome di Crocco è uscito dagli sms contenuti nel telefonino del diciasettenne. Secondo gli inquirenti, l’ultrà svolgeva un ruolo di fornitore. In casa sua la polizia ha recuperato circa 300 grammi fra hashish e marijuana (in parte già divisi in singole dosi pronte per la vendita), un bilancino di precisione e vario materiale che i pusher utilizzano per confezionare la droga. Al termine della perquisizione, Crocco è stato arrestato.

e.marletta

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