Bruxelles, 1 mag. (TMNews) – La Nato ha confermato di avere condotto raid aerei nel settore di Bab al-Aziziya a Tripoli, mentre non ha fornito conferme né smentite sulla morte del figlio più giovane del leader libico Muammar Gheddafi, Saif al Arab, annunciata dal portavoce del governo. La Nato ha assicurato che le sue incursioni non hanno come obiettivo l’eliminazione di persone fisiche. “La Nato ha proseguito i suoi raid contro gli impianti militari del regime di Gheddafi a Tripoli questa notte, tra cui alcune su un noto edificio di comando e controlloc nel settore di Bab al-Aziziya, poco dopo le 18 Gmt di sabato sera”, le 20 in Italia, ha indicato l’Alleanza atlantica in un comunicato.
“Sono al corrente di informazioni non confermate dei mass media secondo le quali alcuni membri della famiglia Gheddafi potrebbero essere stati uccisi”, ha dichiarato il generale Charles Bouchard, comandante dell’operazione “Unified Protector”, in questo comunicato. “Ci rammarichiamo di ogni perdita di vita umana, particolarmente quella di civili innocenti”, ha aggiunto.
Tuttavia “tutti gli obiettivi della Nato sono di natura militare e sono chiaramente legati agli attacchi sistematici del regime di Gheddafi contro la popolazione libica e le zone popolate. Non prendiamo di mira le persone”, ha sottolineato il generale Bouchard.
“La Nato proseguirà le sue operazioni fino a quando non cesseranno tutti gli attacchi e le minacce contro i civili, fino a quando tutte le forze fedeli a Gheddafi, compresi cecchini, mercenari e forze paramilitari, non siano rientrate nelle loro basi, e fino a quando non ci sarà alcun ostacolo alla consegna degli aiuti umanitari ad ogni persona che richiede assistenza”, ha confermato l’Alleanza atlantica.
(fonte afp)
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