Accesso dei cani al cimitero A Tradate polemica sul decoro

Tradate – Animali sì, animali no: Tradate si divide sulla possibilità di far entrare i cani nel cimitero cittadino. L’amore per l’amico a quattro zampe non è in discussione: chi vorrebbe Fido fuori dal camposanto ne fa una questione di decoro urbano e di scarso rispetto per la sacralità dei luoghi. Fatto sta che dopo aver approvato lo scorso 15 dicembre la carta dei diritti degli animali, in città si è aperto un acceso dibattito innescato dai mugugni di alcune anziane contrarie alla presenza dei cani tra tombe e colombari.

Nel 2009 esisteva un’ordinanza che ne vietava l’ingresso: un’ordinanza scaduta da tempo che qualcuno vorrebbe fosse ripristinata al più presto. Non il presidente del consiglio Carlo Uslenghi che qualche tempo fa era stato ripreso da alcuni addetti mente girava nel cimitero con il cane di proprietà della madre defunta.

L’esponente della maggioranza fece le sue verifiche negli uffici appurando che la vecchia ordinanza non era più vigente e dunque d’ora in avanti i cani, condotti dai padroni, anche in forza del nuovo regolamento, potranno liberamente girare nel cimitero: «L’ordinanza – spiega Uslenghi – regolamentava l’ingresso al cimitero vietando l’ingresso con la bici, ai cani, agli ubriachi, all’uso del cellulare e agli abiti poco adeguati al luogo. Quella ordinanza è illegittima per due motivi: primo, perché

è urgente e contingibile e quindi è già scaduta perché deve avere un periodo determinato. In secondo luogo, posso emettere un’ordinanza nell’ambito nel solco della legge se la legge dà mandato al sindaco di intervenire su quella materia. Non c’è nessuna legge che vieta l’ingresso dei cani nei luoghi pubblici. Non abbiamo fatto altro che applicare la legge, a livello regolamentare». La carta approvata lo scorso 15 dicembre continua a produrre polemiche.

«Secondo me – risponde il consigliere Franco Accordino – è giusto che in un luogo come il cimitero non entrino animali. Bisogna rispettare la sacralità del posto. Sono affezionatissimo al mio cane ma non lo porterei mai con me in chiesa o al cimitero. Ripristinerei subito la vecchia ordinanza».

Il senatore Stefano Candiani ha difeso il provvedimento da lui emesso nel 2009: «Le signore che si lamentano hanno ragione – insiste l’ex sindaco – ai tempi feci un’ordinanza perché la legge consentiva di farlo vietando tutto quello che può essere in sfregio a un luogo sacro. Oggi amministrano loro, l’ordinanza è scaduta e anziché rinnovarla hanno fatto una scelta opposta facendo approvare un regolamento che dà libero accesso agli animali anche nei cimiteri. Una scelta secondo me sbagliata. In dieci mesi hanno fatto solo una cosa: hanno approvato un regolamento che dà il via al “cacca libera per tutti”. Abbiamo una città governata da statisti eccezionali».
Pino Vaccaro

p.rossetti

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