I commercialisti della provincia sfidano la crisi economica

VARESE-BUSTO ARSIZIO La recessione non frena i dottori commercialisti. La professione in provincia di Varese tiene bene, anche se il contesto di grave crisi in cui i professionisti operano, preoccupa fortemente l’Ordine.

«Con l’aggravarsi della crisi, le aziende hanno ancora più bisogno dell’assistenza professionale dei dottori commercialisti – afferma Sergio Caramella, presidente dell’Ordine di Varese – e grazie alla riforma delle professioni, con il dimezzamento del periodo di praticantato, anche per i giovani si aprono prospettive professionali importanti».

Il tessuto imprenditoriale varesino sa però come fronteggiare la crisi, la categoria ne è convinta. «Le aziende che puntano sull’export sono quelle che stanno meglio – prosegue il presidente varesino – poi non dimentichiamo le piccole e medie imprese, quelle che non appaiono ma che resistono perché i varesini sanno risparmiare e soprattutto hanno grandi capacità di innovare e specializzarsi».

Nel sud della provincia la situazione e le preoccupazioni dei commercialisti sono analoghe.

«La riforma delle professioni, anche se l’Ordine aveva già provveduto autonomamente su alcune questioni, può aiutare i giovani che si avvicinano alla professione – spiega Ermanno Werthhammer, presidente dell’ordine di Busto Arsizio – in questi due anni abbiamo registrato un rallentamento nel numero dei tirocinanti, ma le iscrizioni crescono in media del 7% all’anno». Significa tra i 20 e i 30 iscritti nuovi all’anno. Una professione in salute quella dei commercialisti; ma il contesto economico fa paura. «Bisogna ritrovare l’etica e la morale altrimenti non ci sarà mai sviluppo».

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m.lualdi

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