Indignati/ Basta sacchi a pelo a Zuccotti Park,”Così ci cacciano”

New York, 14 ott. (TMNews) – Gli occupanti di Zuccotti Park non potranno riportare i sacchi a pelo nel parco dopo che lo spazio sarà riaperto al termine delle pulizie che dovrebbero cominciare oggi. “Dovranno portare via tutte le loro cose e lasciare il parco”, ha detto il capo della polizia di New York, Ray Kelly: “Dopo la pulizia potranno tornare. Ma non potranno riportare cose come i sacchi a pelo”. Gli indignados accampati nel parco hanno risposto che la decisione è un tentativo di chiudere la protesta con un escamotage.

La pulizia era stata annunciata dal sindaco Michael Bloomberg mercoledì sera in una breve visita al parco dove sono accampati gli indignados. Poche ore prima la società privata proprietaria dello Zuccotti Park, Brookfield Office Properties, aveva scritto alla polizia di New York, per denunciare le condizioni igienico-sanitarie del parco dopo quasi un mese di occupazione. Il sindaco ha detto che la pulizia avverrà a tappe: solo piccole zone del parco verranno pulite di volta in volta, permettendo ai manifestanti di tornare dopo le operazioni a patto che accettino le regole decise dai proprietari. Bloomberg ha anche difeso il diritto dei manifestanti a esprimere liberamente la propria opinione, purché rispettino la legge.

“E’ un tentativo di chiudere per sempre Occupy Wall Street” ha detto Patrick Bruner, un attivista che parlava a nome degli occupanti, chiedendo ai sostenitori di presentarsi in massa al parco alle 6 del mattino di oggi (ora locale), un’ora prima dell’inizio delle pulizie, per “difendere l’occupazione dallo sfratto”. Una curiosità della vicenda è che nel consiglio d’amministrazione di Brookfield siede Diana Taylor, da tempo compagna proprio di Michael Bloomberg.

Nel frattempo la protesta segna un punto inatteso: Vikram Pandit, l’amministratore delegato di Citigroup – la terza banca più grande degli Stati Uniti – ha detto che i sentimenti dei manifestanti sono “completamente comprensibili”. “Il rapporto di fiducia tra le istituzioni finanziarie di Wall Street e i cittadini americani si è rotto ed è compito di Wall Street ricostruire il rapporto con la gente comune” ha dichiarato Pandit in un’intervista al magazine Fortune, confermando la sua disponibilità a incontrare i manifestanti.

Ma tra gli occupanti di Zuccotti Park non si vedranno sicuramente i dipendenti della banca Goldman Sachs, che ha vietato ai dipendenti di entrare nel parco, persino per una pausa dal lavoro. Lo hanno detto alcuni dipendenti della banca all’emittente Cnbc.

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