Milano, 16 dic. (TMNews) – Esce nella sale proprio oggi la sua ultima fatica, “Finalmente la felicità”, un cinepanettone pronto a conquistare gli italiani, ma Leonardo Pieraccioni confessa che per il momento non ci pensa proprio a cedere alla tentazione di un film impegnato: “Quello lo lascio a Moretti e a Sorrentino, loro sono i primi della classe – rivela l’attore in un’intervista a ‘Gioia’ – devono vincere tre o quattro ‘Davidi’ di Donatello. Noi siamo quelli che si stava nei banchi in fondo. Però il nostro premio è più grande, il popolo che ride”.
In “Finalmente la felicità” Leonardo è un professore di musica del Conservatorio di Lucca la cui esistenza viene scombussolata dall’arrivo di una presunta sorella adottiva brasiliana, che ha il volto dell’ attrice cubana Ariadna Romero. Sconvolto dall’incontro inaspettato, Leonardo dovrà contendersi la ragazza con il muscoloso ex-fidanzato di lei, interpretato da Thyago Alves.
Ma Leonardo con le donne ci sa fare, basta saper far ridere: “Sono un cabarettista, vengo dalle piazze e voglio che il mio film cominci a far ridere già quando stacchi il biglietto”. Ma il rischio di proporre un Cinepanettone non è quello di una zuppa che si ripete più o meno uguale ogni Natale? “La tessitura sarà anche la stessa – precisa il regista – ma, come diceva Woody Allen, basta che funzioni”.
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