Carte di credito clontae Il boss era di Castellanza

CASTELLANZA Arrestato a Castellanza il boss della banda delle carte clonate: è un pentito di camorra in regime di protezione. L’uomo, 55 anni, campano, era stato ammanettato lo scorso dicembre dagli investigatori della polizia stradale di Milano: oggi la chiusura dell’operazione con altre sei ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite dagli inquirenti milanesi.

A Castellanza il boss viveva con una nuova identità, nuova casa e uno stipendio pagato dallo stato. Nato e cresciuto anche sotto l’aspetto criminale tra la regione d’origine e Milano il boss protetto aveva organizzato un nuovo giro d’affari. Stando agli inquirenti, infatti, era lui a procurare le carte di credito clonate (tutte American Express pare di provenienza statunitense) e i falsi documenti a corredo.

La banda con le carte clonate avrebbe acquistato beni di ogni genere: tra capi griffati, oggetti di lusso, rifornimenti di carburante in stazioni di servizio autostradali (e da una di queste sarebbe partita la segnalazione che qualcosa con quelle carte non tornava) sigarette e gratta e vinci. Tra gli scontrini recuperati dagli investigatori della polizia stradale di Milano anche molti relativi a spese effettuate in provincia di Varese e Varese città, tra shopping, pranzi e cene. Ad effettuare gli acquisti i complici del boss. In corso di accerti per capire se la banda abbia anche rivenduto parte della merce acquistata a spese delle ignare vittime.
S. Car.

f.artina

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