15 Ott 2011
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BARDELLO Avevano la maglietta di colore bianco gli “indignados” del comitato spontaneo permanente di Bardello, che questa mattina hanno manifestato contro la nuova viabilità e a favore del rispetto della sentenza del Tar. Striscioni, fischietti, trombe e tamburi a volontà, per dare colore ad una manifestazione di piazza che ha visto protagonisti cittadini di ogni età, dai bimbi sul passeggino ad anziani col bastone.
Il corteo composto da circa 150 persone, scortato dai carabinieri di Gavirate e dalla polizia locale del Nord Ovest,
è partito dal Comune per poi dirigersi verso la “famigerata” via Piave e occupare la rotonda a biscotto sulla provinciale. Non sono mancati i momenti di tensione tra gli automobilisti in coda e alcuni manifestanti, che hanno distribuito a tutti dei volantini per spiegare le ragioni della protesta. Lunghe code di auto si sono formate lungo entrambe le direzioni di marcia sia per chi proveniva da Besozzo sia da Gavirate. Gli “indignados” bardellesi hanno poi imboccato nuovamente via Piave per dirigersi verso il centro del paese. Durante il passaggio da via Garibaldi, davanti all’abitazione del sindaco Paola Quintè, il corteo si è fermato. Forti sono saliti gli slogan ed il suono assordante dei fischietti, accompagnati dalla richiesta di dimissioni del primo cittadino, unitamente a quelle del vicesindaco e assessore alla Viabilità Valentino Del Grande. La manifestazione è poi ripresa e si è conclusa nuovamente di fronte al municipio, dove a tutte le finestre del piano terra erano appesi cartelli con la richiesta di dimissioni della giunta. Davanti all’ingresso del palazzo comunale quattro donne si sono incatenate per protesta. «Ci avete costretto a incatenarci» e «Protestiamo incatenate non ce la facciamo a camminare» gli slogan delle quattro anziane indignate. Ma la manifestazione non sembra aver mutato l’opinione dell’amministrazione comunale, che va avanti per la sua strada.
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b.melazzini
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