È stata inaugurata la Casa tra i castagni, la comunità per minori in difficoltà ospitata nell’ex seminario camilliano di via Gerenzano.
Il centro è già operativo da alcuni mesi, gestito da Aisel onlus, associazione che opera nell’ambito della prevenzione e della cura del disagio psichico nel territorio della Valle Olona, e conta attualmente dieci ospiti tra i 6 e i 18 anni che con provvedimento dell’autorità giudiziaria sono stati allontanati dalle rispettive famiglie.
Numerose le autorità intervenute: oltre ai rappresentati del Comune, anche l’assessore regionale alla sanità, Mario Mantovani, il presidente della commissione sanità di Regione Lombardia, Fabio Rizzi, il senatore Stefano Candiani, l’amministratore unico di Castellanza patrimonio Marco Petrillo, il presidente della Fondazione comunitaria del Varesotto, nonchè assessore al bilancio di Castellanza, Luca Galli.
La Casa tra i castagni rientra nel progetto clinico Centro San Camillo, un centro polivalente per minori e famiglie in difficoltà avente come obiettivo l’accoglienza e la cura di bambini e adolescenti che si trovano in situazioni di disagio psichico e di sofferenza. «Il nostro territorio – ha sottolineato l’assessore alle politiche sociali Matteo Sommaruga – si caratterizza per una particolare presenza di situazioni d’emergenza sul fronte del disagio minorile che sfocia in forme di disadattamento più o meno conclamato o in disturbi psicologici di varia entità». La risposta è la Casa tra i castagni. È invece in corso l’accreditamento regionale per l’apertura della parte della struttura a valenza sanitaria.
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