Sea e l’ingresso in Borsa Le scintille diventano fiamme

MALPENSA Un clima rovente tra Sea e F2i. Mentre i vertici politici invocano serenità, in vista dell’ingresso in Borsa per Sea. Mentre i vertici politici milanesi invocano serenità.

Tra l’altro ieri il capogruppo Pdl in consiglio comunale di Milano, Carlo Masseroli, ha annunciato di aver depositato un ricorso al Tar della Lombardia sulla delibera che ha riavviato il percorso di quotazione in Borsa della società aeroportuale Sea. Un ricorso sul metodo. 

Ma diventa sempre più teso il clima tra Sea e il socio di minoranza F2i.
Arriva una nuova lettera del fondo di Vito Gamberale: a scriverla il vice presidente del gruppo aeroportuale Renato Ravasio, che contesta al Cda e al collegio sindacale le dichiarazioni del presidente Giuseppe Bonomi in materia di politica di dividendi. F2i precisa che «non esiste alcuna volontà» di riconoscere un dividendo di questa entità.

Inviti alla calma arrivano da più parti. Ad esempio, dai sindacati (Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti): «Prevalga la responsabilità. Sea è un’azienda nata e cresciuta con capitali pubblici». E dallo stesso sindaco Pisapia.

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m.lualdi

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