Lonate Pozzolo – «Il vulcano della Terza Pista è tutt’altro che spento, sta solo sonnecchiando. Stiamo attenti perché può sempre tornare ad eruttare».
Se il Master Plan di Sea e le centinaia di metri quadri di capannoni che cancellerebbero via Gaggio sono un vulcano sempre pronto ad esplodere, da ieri i “vigili del fuoco” hanno una nuova sede. In occasione del secondo compleanno, infatti, il Comitato Viva via Gaggio ha aperto ufficialmente la propria sede. I locali di via 4 Novembre, concessi in maniera gratuita dalla famiglia Soldavini, «vogliono essere un punto di riferimento per Lonate rispetto al Master Plan di Sea e alla protezione di Tornavento». A parlare è Walter Girardi, portavoce del comitato. La cartina che illustra i cambiamenti proposti da Sea l’hanno affissa in vetrina.
«In questi due anni abbiamo fatto tanto – dice Girardi – ma ancora tante persone non sanno quale devastazione il nostro territorio subirebbe con l’ampliamento dello scalo aereo». Nell’ultimo anno il Comitato ha raccolto 4500 firme contro il Master Plan e altrettante osservazioni. Ha organizzato e partecipato a moltissime serate per informare i cittadini sui pericoli legati alla terza pista di Malpensa. «Siamo andati in Regione e a Roma – continua Girardi – vogliamo che il problema di Malpensa diventi un elemento di discussione a livello nazionale».
Anche perché i piani di sviluppo di Sea verranno pagati dai cittadini. «A breve il prezzo dei biglietti salirà di 6, 8 o 10 euro. Soldi che serviranno per finanziare il piano industriale elaborato da Sea». Un piano in cui è compresa anche la Terza pista, anche se questa non è ancora stata approvata. «E’ giusto che tutti lo sappiano – dice ancora Girardi -, ci mettono le mani in tasca per finanziare un progetto che avrebbe effetti devastanti sul territorio».
In questi due anni di vita il Comitato è nato e si è diffuso sul web, ma è poi diventato assolutamente reale. Alla cerimonia di apertura della nuova sede, ieri, c’erano una quarantina di persone. Gaggionauti, come si definiscono, ma anche rappresentanti dei comuni di Lonate e Nosate. La metafora del Master Plan come un vulcano dormiente è dell’assessore Giancarlo Simontacchi. «Grazie per l’impegno e l’opera di informazione – dice l’assessore -. Il progetto di ampliamento, probabilmente, non vedrà mai la luce, ma festeggeremo in maniera ancor più grande quando verrà definitivamente abbandonato».
«Di fronte a delle informazioni che arrivavano, da Sea, sempre in maniera confusa – dice Carlo Miglio, sindaco di Nosate -, avete avuto un ruolo determinante nell’informare la cittadinanza». L’impegno non finisce qui. A breve verrà presentato lo statuto dell’Ecomuseo mentre Sabato prossimo, alle 10, al punto parco, i candidati al vertice del Parco del Ticino si confronteranno sul futuro dell’area verde. Un’occasione per capire cosa ne pensano di Terza pista e tanto altro.
Tiziano Scolari
p.rossetti
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