La musica non scalda il liceo Sciarpe, cappotti e disagi

VARESE Le lezioni aperte di musica del Civico Liceo Musicale Riccardo Malipiero di via Garibaldi si svolgono al freddo.

I musicisti sabato, a partire dalle 18, hanno dovuto suonare usando sciarpe e guanti. Fuori il termometro segnava quasi meno cinque gradi e sul palco dell’auditorium c’erano le stufette elettriche. Il riscaldamento non funzionava. I Purple B-rain Trio, nonostante il gelo, hanno proposto un jazz che è un incontro tra musica antica, swing dirompente, improvvisazione parametrica, cenni neoclassici e altro ancora.

Un mix affascinante. Il pubblico in sala ha tentato di scaldarsi di emozioni, ma è stato letteralmente pietrificato dal freddo. Tutti indossavano i cappotti. Qualcuno ha amaramente abbandonato la lezione prima della conclusione e si è allontanato tossendo.

«Ho mandato lettere su lettere, ho fatto telefonate, sono usciti molte volte i tecnici, ma quella caldaia continua ad andare come vuole lei – racconta Marco Aceti, direttore del liceo musicale – Inutile dire che sono arrabbiato per questa situazione. Ogni tanto l’impianto funziona, ogni tanto no. Solo la settimana scorso i tecnici dell’ufficio manutenzione del Comune sono arrivati per fare un’analisi e hanno prodotto una relazione. Ma il problema non è stato risolto».

Un problema strano per la verità. Da qualche mese la caldaia va e non va. O meglio, va quando va a lei. «Certi pomeriggi le sale sono calde, certi altri no, il riscaldamento è diventato una cosa incerta – continua il direttore si è attivato in ogni modo – ma più che telefonare e telefonare cosa posso fare?».

Il problema è che il freddo dell’auditorium potrebbe penalizzare le lezioni aperte di musica che stanno avendo un enorme successo. Si tratta di un calendario gratuito e di grande qualità, che nel tempo è andato crescendo. Il pubblico, però, dall’ultimo incontro svoltosi il 28 gennaio, ha già cominciato a calare. Il tema era “Natura e passioni tra Francia e Italia”. Una serata densa di suggestioni e di note. Peccato che anche quella volta il riscaldamento si fermò. Alla conclusione dell’incontro la sala era gelida e le persone, che solitamente si fermano un po’ a confrontarsi su quanto hanno ascoltato, sono scappate di corsa.

«C’ero anch’io e ricordo di aver messo il cappotto» conclude Aceti amareggiato. La speranza è che per la prossima lezione, prevista per l’11 febbraio, la situazione si sia risolta. Il tema sarà “Blues, boogie e Rock&Roll”. Quindi il pubblico in sala, alla peggio, potrà scaldarsi ballando. Un fuoriprogramma dettato dalla necessità.

Ma che tutti si augurano non accada. Specialmente se, come si pensa, il prossimo fine settimana sarà ancora “di ghiaccio”.

s.bartolini

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