Sarà l’inedito abbinamento fra organo e baghèt a caratterizzare sabato 1 dicembre nella Basilica di Santa Maria Assunta a Gandino il terzo appuntamento della rassegna Echi d’Organo, coordinata dalla Pro Loco Gandino.
I concertisti sono tutti casnighesi: alla tastiera dell’organo Urbani Bossi del 1858 siederà Nicola Ruggeri, mentre ad assicurare un inedito accompagnamento saranno con il baghèt Monica Bonandrini e Rosario Rottigni.
“Il nostro – conferma il direttore artistico Salvatore Cortinovis – è un itinerario musicale giunto alla settima edizione, che negli anni ha valorizzato la ricca dotazione organistica di Gandino e della sua Valle. Un patrimonio di assoluta eccellenza, per quantità e soprattutto qualità degli strumenti. Scopo di questa edizione è mostrare le infinite possibilità di accompagnamento che l’organo consente nell’ambito della musica sacra e non solo”.
L’excursus nella tradizione locale più genuina avviene attraverso le antiche cornamuse bergamasche, di cui Casnigo è terra indiscussa, con tanto di delibera comunale del 2009 a certificare la “patria del baghèt”. Grazie agli studi di Walter Biella (che proprio a Casnigo ha raccolto in passato le testimonianze di Giacomo Ruggeri “Fagòt”, ultimo suonatore dell’arco alpino), è nata nel 2004 l’associazione “Il Baghèt”, presieduta da Luciano Carminati.
L’abbinamento fra organo e baghèt è come detto inedito e soprattutto, non privo di diffoltà. “Per questi strumenti – sottolinea Cortinovis – non esiste un repertorio specifico. La difficoltà maggiore è data dalla scarsa estensione sonora del baghèt. Sarà una prima assoluta, cui Ruggeri e i “baghèter” hanno lavorato alacremente”.
A rendere difficile l’incontro fra i due strumenti anche una particolare non casuale: i pastori utilizzavano il baghèt solo per pochi mesi a ridosso del Natale. Lo strumento veniva infatti riposto a Carnevale e ripreso solo a novembre, in occasione della festa di San Martino. Nicola Ruggeri, 40 anni, lavora come restauratore d’organi nella bottega di Pietro Corna e si è diplomato nel 1997 in organo e composizione al Donizetti di Bergamo.
Vanta un’intensa attività concertistica in Bergamasca. Monica Bonandrini e Rosario Rottigni provengono dall’esperienza del Corpo Bandistico di Casnigo e lavorano sull’antico repertorio locale.
Lo sguardo della rassegna gandinese non è rivolto soltanto al passato, ma offre spunti molto interessanti anche a livello tecnologico, per promuovere l’attività organistica ad un pubblico sempre più ampio.
“Sin dal 2006 – conferma Antonio Rottigni della Pro Loco Gandino – pubblichiamo su internet le immagini video e le registrazioni audio di tutti i concerti. I files liberamente scaricabili in formato mp3 sono stati molto apprezzati, tanto che abbiamo superato i ventimila contatti. In occasione dei concerti proponiamo anche visite guidate alle chiese e agli strumenti”.
La rassegna “Echi d’Organo” si chiuderà il prossimo 15 dicembre, sempre in Basilica, con il concerto dei Piccoli Musici di Casazza, diretti da Mario Mora. Il programma dettagliato e i file audio sono reperibili su www.gandino.it .
r.clemente
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