Da Husqvarna no a Castiglioni Ma Pierer apre ad altre proposte

No alla proposta preliminare avanzata da Giovanni Castiglioni ma porte aperte ad eventuali altre proposte per la cessione dello stabilimento di Husqvarna di Cassinetta a Biandronno.

E’ quanto emerso dall’incontro chiarificatore chiesto dai rappresentanti sindacali alla dirigenza austriaca, dopo il rifiuto della Pierer Industrie alla proposta del patron di Mv Agusta ed il conseguente ritiro, almeno momentaneo, di quest’ultimo.

«I dirigenti austriaci ci hanno detto che hanno rifiutato la proposta di Castiglioni perché da loro giudicata non ragionevole – racconta Ivan Fogli, rsu della Fiom Cgil – non sono voluti entrare nei dettagli dei motivi per cui hanno giudicato in questo modo l’ipotesi Mv, ma ci hanno detto che le loro porte sono aperte». Del resto, è quanto stabilito nel verbale firmato dalle parti al ministero dello Sviluppo economico, in cui si ribadisce, come ricordano Flavio Cervellino (Fim Cisl) e Nino Cartosio (Fiom Cgil) che «la proprietà si impegna ad agevolare l’ingresso di una nuova attività industriale e che il trasferimento del magazzino da Verona a Biandronno è subordinato al fatto che ciò non sia di ostacolo alla nuova attività produttiva».

I dirigenti della Pierer Industrie Ktm avrebbero quindi confermato la loro volontà di trattare ma non davanti a proposte da loro ritenute non ragionevoli. «Ci hanno detto che non ci vogliono rimettere ma sono disposti a trattare» conferma Fogli. La situazione appare bloccata anche perché la breve trattativa tra Castiglioni e gruppo Pierer non ha coinvolto il ministero dove è aperto il tavolo ufficiale sulla vicenda Husqvarna. «Pierer e Castiglioni sono due imprenditori che si conoscono molto bene e che si danno del tu – racconta un lavoratore – non sono qui a fare beneficenza ma entrambi al contrario ci vogliono guadagnare». Molti non si fidano delle mosse di queste ore e non credono all’apertura di Ktm dopo l’incontro con le rsu.

La protesta dei lavoratori corre anche su Facebook. «La dirigenza attuale non si smentisce – scrive Alberto Rossetti, progettista Husqvarna in cassa integrazione – dopo aver preso in giro i lavoratori per tenerli buoni, adesso fa altrettanto con i sindacati ed il Governo».

Ma i lavoratori di Cassinetta con la consueta dignità e fermezza che li hanno contraddistinti sin dall’inizio della crisi, non demordono. E’ in fase di organizzazione un’altra azione di protesta che chiami in causa anche Bmw e le sue responsabilità in tutta l’operazione, compresa la cessione a Ktm. L’idea è quella di andare a manifestare direttamente alla sede italiana della casa tedesca che si trova a San Giuliano Milanese.

Intanto, sabato pomeriggio, CasaPound Varese organizza, in collaborazione Scuderie 7punto1, un motogiro di solidarietà ai lavoratori di Cassinetta, che partirà da Biandronno e farà il giro del lago di Varese. «L’evento è aperto a tutta la cittadinanza e a qualsiasi tipo di moto – afferma Gabriele Bardelli, responsabile cittadino di CasaPound – a chiunque voglia dimostrare solidarietà concreta ai dipendenti Husqvarna; è anche un’occasione per chiunque voglia ribadire che l’industria italiana non può e non deve essere terra di conquista a discapito dei lavoratori e delle imprese del territorio».

La manifestazione intitolata “Salta in sella” partirà dai cancelli dello stabilimento di Cassinetta alle 15 n

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