Gli studenti impegnati nella maturità stamattina tornano in aula per la terza prova scritta. I maturandi la temono spesso più delle prove «classiche». In forma di quiz, su cinque materie, può mettere in difficoltà.
A differenza delle due prove precedenti, il «quizzone» non è deciso dal Ministero ma dalle singole commissioni esaminatrici nominate nei vari istituti. La terza prova ha carattere pluridisciplinare e ha l’obiettivo di verificare le conoscenze sulle diverse materie studiate nell’ultimo anno. Sono previste diverse tipologie:
1. trattazione sintetica, non più di cinque argomenti;
2. quesiti a risposta singola, da 10 a 15;
3. quesiti a risposta multipla, da 30 a 40;
4. problemi scientifici a soluzione rapida, non più di due; c
5. casi pratici o professionali, non più di due;
6. un progetto.
Il tempo a disposizione è generalmente entro le 3 ore. Il punteggio massimo che si può ottenere è di 15/15, la sufficienza corrisponde a 10/15, ma nonostante il suo punteggio sia uguale a quello della prima e della seconda prova, preoccupa molto più delle altre per il carico di studi visto che é composta non da una ma da diverse materie.
Dopo la terza prova, in vista dell’ultimo sforzo, partirà per gli studenti il ripasso per il colloquio orale, ultima tappa per arrivare al traguardo della maturità. Che dovrà comunque concludersi, come stabilito dal decreto ministeriale, entro il 18 luglio.
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