Dopo laurea o durante gli studi Aumentano i giovani emigranti

Sarà perché le nuove tecnologie facilitano contatti diretti e immediati con il mondo, sarà perché ormai la lingua inglese viene insegnata fin dai primi anni di scuola, o perché un’esperienza all’estero fa sempre curriculum, fatto sta che sempre più giovani decidono di partire «non soltanto dopo la laurea – spiega Luigi Rondanini, responsabile dell’Ufficio Placement di Liuc – ma anche durante il percorso di studi».

Le possibilità offerte all’estero dagli atenei sono sempre più elevate e la Liuc punta molto all’internazionalizzazione del suo percorso di studi: 1 studente su 3 che partecipa ogni anno a programmi di studio all’estero, sono 113 le università partner in 45 Paesi nel mondo e ogni anno vengono organizzate summer school in università straniere e stage all’estero.

«Molto spesso i ragazzi che decidono di andare a lavorare all’estero sono coloro che hanno avuto un’esperienza estera durante gli studi e decidono poi di proseguire in quella direzione» racconta Rondanini.

Un’esperienza oltreconfine è sempre positiva «il candidato perfetto è colui che si è laureato in tempo e con un buon voto, ha fatto stage e un’esperienza all’estero: è il mercato a richiedere queste caratteristiche». All’ufficio placamento di Liuc arrivano domande di candidati anche da aziende straniere o multinazionali italiane con sedi all’estero «tra i nostri laureati ce ne sono anche trasferiti all’estero, ma molti sono quelli che viaggiano avanti e indietro».

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