Il Pdl si ritrova nel marasma La base: «Qual è la strategia»

VARESE Vince Bersani, ultima occasione per il Pdl. «Ora possiamo rinnovarci noi». Ma la base è nel caos: dai vertici non arrivano notizie su quale sarà la strategia per il futuro. Primarie sì o no, Albertini sì o no, alleanza con la Lega sì o no. Cosa farà il Pdl?
L’affermazione di Pierluigi Bersani su Matteo Renzi alle primarie del centrosinistra sembra ringalluzzire il premier Silvio Berlusconi, convinto a quanto pare di poter tornare in campo.

In realtà la base pensa l’esatto contrario.
«È una grande opportunità per rinnovarci e presentare agli elettori una proposta nuova e alternativa, per differenziarci rispetto all’usato sicuro di Bersani» sottolinea Marcello Pedroni, presidente di Agorà, l’associazione che riunisce l’area laica del Pdl e che ha già tenuto, anticipando il partito, le primarie per la scelta del candidato alle regionali.
Primarie o no, il Pdl si aggrappa a Bersani per non scomparire, visto che Renzi probabilmente avrebbe pescato molti voti tra i delusi del centrodestra. «L’importante è fare in fretta e decidere come muoversi – sollecita la coordinatrice provinciale Lara Comi – Non è più il tempo di temporeggiare o di alternare annunci e rinunce, dobbiamo dare qualche certezza al nostro elettorato. Tanto più che la sconfitta di Renzi ci mette sul piatto un’opportunità formidabile di rinnovamento. Io lo farò per quel che mi compete, farò in modo che lo stop del centrosinistra a Renzi non sia un freno al rinnovamento della classe politica ma uno stimolo a dimostrarci più nuovi e più coraggiosi rispetto al Pd». Dalle parole occorre però passare ai fatti. E la base scalpita. «Cerco Alfano e i nostri vertici da settimane senza avere risposte – ammette il coordinatore di Busto, Emanuele Antonelli – sarebbe bene che venissero qui nelle sezioni prima di chiederci di mobilitarci per le primarie e per i gazebo».
In attesa di novità, l’appoggio alla candidatura a governatore del leghista Roberto Maroni prende quota, testimoniato dalla richiesta di un election day, funzionale a riabbracciare la Lega. I laici e Cl però sono contrari e preferirebbero Gabriele Albertini. Raffaele Cattaneo predica unità: «Rischiamo di fare la fine della Dc».

s.bartolini

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